la controversia
martedì 17 Settembre, 2024
di Simone Casciano
Sarebbe stato un esposto di Agostino Carollo, noto dj roveretano, a far scattare il blitz della guardia di finanza negli uffici del Centro servizi culturali Santa Chiara il 6 di agosto. Sul «T» di domenica era stato scritto che la visita delle fiamme gialle si era concentrata principalmente sulla volontà di conoscere quali interazioni erano occorse tra il Centro e privati del settore spettacoli che volevano affittare l’arena e solo in seconda battuta sulle spese sostenute per i concerti alla Trentino Music Arena. Nuove carte di cui il «T» è entrato in possesso confermano l’indiscrezione e gettano luce su quanto successo. «Certo che ho fatto un esposto – conferma Carollo – Lo considero un dovere perché hanno creato un danno erariale».
L’esposto di Carollo
Nell’esposto, il cui oggetto è «ipotesi di danno erariale derivante da mancato incasso delle quote di affitto della Trentino Music Arena per n. 10 giornate» quantificate in «400mila euro», vengono dettagliate le interlocuzioni intercorse tra il dj e l’ente.
Quando ad aprile è stato annunciato che il Centro Santa Chiara avrebbe gestito l’estate della Trentino Music Arena, Agostino Carollo ha contattato l’ente per organizzare degli eventi. Il Santa Chiara aveva risposto positivamente invitandolo a presentare una proposta. «Ma le interlocuzioni sono proseguite a rilento nonostante i miei continui solleciti – lamenta Carollo – E intanto cominciava a diventare tardi». A maggio Carollo manda una mail in cui richiede dieci date in totale: 7 e 9 giugno, 12 luglio, 9 agosto e 13 settembre 2024, poi il 6 giugno e il 5 settembre del 2025 e infine il 5 giugno e l’11 settembre del 2026. «La risposta del Santa Chiara è arrivata il 24 giugno, dava disponibilità solo per la data del 9 agosto, con un costo di affitto di 47mila euro, e con termini per bloccarla già scaduti» racconta Carollo. Effettivamente la mail è stata spedita in pec al dj il 24 giugno e per bloccare la data del 9 agosto viene richiesto un versamento del 30% entro il 25 giugno, che diventa il 20 giugno poche righe sotto. «Qui c’era la volontà di arrecare un danno, ora ne risponderanno» commenta il dj. Infatti Carollo non solo ha mandato l’esposto alla Corte dei Conti per il presunto danno erariale, ma ha anche messo in mora il Centro santa chiara per danni. «La richiesta ammonta a due milioni di euro». Il dj negli alla Trentino Music Arena voleva organizzare l’evento «90 paradise» un revival anni ‘90. «Un evento che si differenzia dagli altri perché i protagonisti di 90 Paradise sono due dei principali artisti originali degli anni ’90: X-Treme e Eyes Cream», scrive Carollo nella presentazione dell’evento. Artisti che hanno prodotto singoli di grande successo a cavallo tra la fine degli anni ‘90 e dei primi anni 2000, ma che altro non sono che due alter-ego dello stesso Carollo.
Gli altri
Il dj non è l’unico privato ad aver provato, senza successo, a ottenere l’area concerti, gli altri sono Luca Valentini e Intersuoni. Questi ultimi avevano proposto il noto concerto dei Subsonica il 2 agosto poi cancellato. «Volevo organizzare una tre giorni di musica, un programma che andava da venerdì a domenica, il tutto con un biglietto unico – racconta Luca Valentini – In più avevo chiesto 5 date per il grande evento finale di “Miss reginetta d’Italia”. Di solito si fanno a Chianciano Terme, ma volevo portarle a Trento. Dopo un’interlocuzione iniziale, non ho mai ricevuto i preventivi e poi si è fatto troppo tardi per organizzare gli eventi».
La replica del Santa Chiara
Parte della posizione dell’ente è presente nel carteggio intercorso con Carollo. Le date richieste sul 2024 dal dj, a parte quella del 9 agosto, non sono state concesso o perché l’Arena era già in uso o perché erano state richieste dopo la prevista chiusura dello spazio il 9 settembre. In una mail di luglio, successiva alla richiesta di danni arrivata da Carollo, l’ente ribatte ai punti sollevati dall’artista. «Le è stato chiarito, più volte, che se desiderava affittare la TMA avrebbe dovuto presentare domanda scritta fornendo le usuali indicazioni d’uso come per le altre nostre strutture – scrive l’ente – Nel corso del successivo carteggio, lei non ci ha fornito alcuna delle suddette indicazioni e nel frattanto è stato appurato che la Provincia le aveva contestato le rendicontazioni di eventi da lei realizzati nel 2023 e che lei era stato escluso per due anni dai contributi pubblici». Raggiunto telefonicamente, il direttore del centro Ongaro precisa altri aspetti. «Nella mail di fine giugno ci sono due errori. Uno è un refuso, ossia l’indicazione di pagare entro il 20 giugno, e l’altro è stata una spedizione tardiva della mail: se si guarda attentamente si vede che la mia firma digitale è del 18 giugno. Però poi a luglio noi abbiamo offerto a Carollo di bloccare comunque la data di agosto ma non ci ha risposto». Per quel che riguarda gli altri privati. «Con Valentini facemmo un sopralluogo insieme dell’area – ricorda Ongaro – E dopo non abbiamo più avuto interlocuzioni ufficiali, non siamo mai arrivati a quel livello di impegno». Quanto alla data dei Subsonica spiega che «non siamo riusciti a trovare un accordo. Abbiamo anche provato a salvare la data, ma non c’è stato niente da fare».