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giovedì 19 Settembre, 2024

Tutto pronto per un finesettimana all’insegna della musica: dalla «Wind Orchestra» alla «Sarahbanda». Ecco gli spettacoli in Trentino.

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Non mancano le proposte per i più piccoli: sabato al Museo etnografico trentino di San Michele andrà in scena «Il buono, lo gnomo e il cattivo», un’esilarante commedia dagli ingredienti antichi, ma sempre attuali

È tutto pronto per un finesettimana all’insegna della musica e degli spettacoli in Trentino.
Nel Centenario della morte di Giacomo Puccini, il Conservatorio F.A Bonporti, con il sostegno del Centro Santa Chiara, rende omaggio al compositore lucchese con tre giorni di musica al Teatro Sociale di Trento. In scena uno spettacolo che si apre con le “Eroine pucciniane” e contempla l’esecuzione delle più famose arie d’opera “al femminile”. Spazio poi all’unica opera comica di Puccini, “Gianni Schicchi” che fu rappresentata per la prima volta in pubblico al Metropolitan di New York il 14 dicembre 1918, assieme agli altri due atti unici, Il Tabarro e Suor Angelica, riuniti sotto il nome di “Trittico”.
Venerdì, per l’occasione, ad esibirsi nel ruolo del “folletto” dantesco, ovvero Gianni Schicchi, c’è il Maestro Alessandro Corbelli accompagnato dai giovani cantanti e dai giovani musicisti del Conservatorio.
Tre le repliche in programma: venerdì e sabato alle 20 e domenica alle 16. Ulteriori informazioni sono disponibili su www.centrosantachiara.it.

Sono molti anche gli appuntamenti a Rovereto con Settenovecento. La scalinata nord della Nuova Manifattura ospita venerdì alle 20:30 “I colori dell’arte” ovvero il concerto della Rovereto Wind Orchestra, diretta da Andrea Loss, che esegue opere di grandi autori tra cui Respighi, Cesarini e Rota.
Si prosegue poi, alle 23, al Sacrario MIlitare di Calstel Dante con “Stelle di pace”. Nella Giornata Internazionale della Pace, il Coro S. Ilario diretto da Federico Mozzi e il Minicoro di Rovereto guidato da Gianpaolo Daicampi portano il pubblico a riflettere sull’inutilità della guerra e sul dolore da essa causato, all’interno della cripta del Sacrario Militare di Castel Dante, dove riposano oltre 20.000 soldati.
L’ingresso è gratuito, ma è richiesta la prenotazione obbligatoria.
Infine, domenica, alle 19:45 largo a Giovanni Vettorazzo in “Sogno di una notte di mezza estate” di Shakespeare. Un’occasione imperdibile durante la quale l’artista racconta, accompagnato dalle sorprendenti musiche di scena ideate da Mendelssohn, questa grande opera nella cornice della Campana dei Caduti. Il festival Settenovecento si chiude così in un luogo dove l’Arte si unisce alla Pace. Al termine del concerto, si potranno ascoltare i 100 rintocchi di Maria Dolens. In caso di pioggia il concerto si tiene al Teatro Zandonai.
Per ulteriori informazioni e prenotazioni sulle proposte di Settenovecento è possibile visitare il sito www.settenovecento.it.

Ci sono invece Mozart e la musica cubana a rendere irresistibile “The Sarahbanda”. Domenica, alle 12, a Camp Centener, la perla delle Dolomiti di Brenta diventa il palcoscenico naturale per un mix di note e colori che vede protagonisti la cornista classica Sarah Willis e un gruppo di musicisti cubani indissolubilmente legati ai suoni, ai ritmi e ai colori di una delle isole più musicali al mondo.
In caso di maltempo il concerto viene recuperato alle 17:30 al Palacampiglio.

A Borgo Valsugana Caste Telvana è pronto per l’“Incontro magico con Andrew Basso”. A partire dalle 17 di domenica la star internazionale dell’illusionismo propone al pubblico un racconto, tra momenti di magia, illusionismo ed escapologia cui partecipa anche lo spirito di Harry Houdini.
L’entrata è libera, ma su prenotazione. In caso di maltempo lo spettacolo viene trasferito nell’Auditorium del Polo scolastico di Borgo Valsugana. Per informazioni e prenotazioni è possibile telefonare ad APT VALSUGANA al numero 0461 727700.

Tornano poi le iniziative legate alla rassegna “Sentinelle di pietra” ovvero la ricca proposta culturale che anima i forti del Trentino. Sabato, alle 10, il Forte Colle delle Benne di Levico Terme vede in scena Romina Belli, Paolo Cova e Renato Pagliani in “Clara Marchetto: sola contro tutti”. Un monologo in cui vengono ricostruite le vicende, spesso tormentate ed incredibili, di una donna straordinaria che pagò pesantemente il suo impegno e la sua grande passione politica per la causa dell’autonomia del Trentino. Lo spettacolo è accompagnato da letture di documenti inediti drammatizzati da Romina Belli e dalla chitarra di Alvise Celeste.
Due invece gli appuntamenti di domenica. Si parte alle 10 dal Forte Belvedere di Lavarone che ospita la compagnia Miscele d’Aria Factory impegnata in “Angelo del soldato”, mentre dalle 15 al Forte Cadine di Trento c’è la Compagnia Il Teatro delle Quisquilie con “Guerra e pane”.

Infine, non mancano le proposte per i più piccoli. Sabato, alle 20:45 al Museo etnografico trentino di San Michele Italo Pecoretti, del Teatro delle dodici lune, presenta “Il buono, lo gnomo e il cattivo” un’esilarante commedia dagli ingredienti antichi, ma sempre attuali.
Al Teatro Comunale di Pergine Valsugana largo poi a due pièce inserite all’interno del cartellone del convegno “Controvento. Teatro e scuola in dialogo aperto agli insegnati, agli operatori e alle famiglie”. Alle 16 si inizia con “Amici impossibili” interpretato da Klaus Saccardo e Andreapietro Anselmi.
Largo qui ad una storia divertente e profonda per parlare di mondi diversi che si incontrano, della difficile missione di crescere e di conoscersi, di accettare lʼaltro. Questo spettacolo racconta la storia di una strana amicizia. Non conoscendo le regole che dovrebbero renderli nemici, un giovane lupo e un piccolo coniglio, contro tutte le probabilità, diventano migliori amici…
Alle 19 spazio poi a “Tempo orfano. La vera storia di Adam” di e con Chiara Benedetti accompagnata dalle musiche di Luca Vianini. In scena c’è la storia di Adam, un giovane marocchino che, parallelamente agli studi di giurisprudenza, percorre nella sua città natale la strada dell’attivismo. Parla attraverso la voce di grandi rivoluzionari e quella delle sue poesie, per rafforzare in chi lo circonda un’idea di cambiamento. Un’idea che lo accompagna sempre e che nel Marocco degli anni ’90 vola come un vento caldo dʼestate. Unʼintera generazione di giovani, che aveva creduto nella democrazia, si scontra negli ultimi anni del secolo con una scelta durissima: scegliere di appoggiare il governo del Re oppure lasciare il paese.