L'emergenza
domenica 22 Settembre, 2024
di Redazione
Traversara di Bagnacavallo è la località simbolo dell’alluvione in Emilia Romagna. Una sola strada – che attraversa il centro abitato – garantisce l’accesso dei mezzi della Protezione civile al borgo ferito dall’alluvione. Una strada particolarmente “affollata”: ci sono gli operatori del Trentino, accanto ai colleghi dell’Emilia Romagna e della Lombardia, ma anche i cosiddetti “angeli del fango”. Qui, la furia dell’acqua ha sventrato alcune abitazioni e solo l’allarme preventivo lanciato dalle autorità ha evitato conseguenze fatali che la rottura dell’argine del fiume Lamone avrebbe potuto provocare. Con 52 operatori e 32 mezzi, la Protezione civile del Trentino (Servizio Prevenzione rischi e Cue, Vigili del fuoco volontari dei Distretti Alto Garda e Giudicarie e Corpo permanente dei Vigili del fuoco di Trento) è un punto di riferimento importante per la popolazione, oltre che per i colleghi degli altri territori. Ne è un esempio l’officina mobile con base ai piedi della chiesa di S. Maria Assunta in Traversara, che lavora per risolvere i guasti ai macchinari di tutti gli operatori in campo e ne è la testimonianza la stazione dei carabinieri del paese che è stata liberata dal fango proprio dai trentini. “Il mio grazie è il grazie dell’intera comunità trentina: siete motivo di orgoglio per la nostra terra di Autonomia” sono state le parole del presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, in visita nei territori colpiti con il dirigente del Dipartimento Protezione civile, foreste e fauna Stefano Fait e il presidente della Federazione provinciale dei Vigili del fuoco volontari Luigi Maturi che, nel pomeriggio, sono stati ricevuti in municipio dalla presidente facente funzioni della Regione Emilia-Romagna Irene Priolo, dal sindaco di Bagnacavallo Matteo Giacomoni e dalla dirigente dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale Rita Nicolini. La presidente Priolo ha ringraziato le autorità trentine per la collaborazione garantita non solo sul campo, ma anche attraverso il coordinamento delle Regioni.
“Il vostro impegno, la vostra dedizione e la vostra preparazione sono fondamentali nella gestione delle emergenze: capacità che vi vengono riconosciute da più parti e che ci confermano come il nostro Sistema di Protezione civile rappresenti un punto di riferimento a livello nazionale” ha osservato il presidente Fugatti incontrando gli operatori. “La vostra presenza e il vostro lavoro instancabile hanno portato conforto e sostegno alle famiglie in difficoltà, dimostrando una volta di più che lo spirito di solidarietà e di volontariato è il cuore pulsante della nostra comunità – ha aggiunto -. La giovane età di molti di voi è motivo di orgoglio e speranza per il futuro, e la vostra energia e passione hanno davvero fatto la differenza in questi giorni difficili”.
Gli operatori trentini stanno lavorando senza sosta da giovedì scorso per sostenere concretamente le popolazioni colpite: terminata la gestione delle emergenze a Modigliana (Forlì-Cesena) e a San Lazzaro di Savena (Bologna), la Colonna mobile sta intervenendo ora nel borgo di Traversara. Con l’aiuto di ruspe, pale meccaniche, badili e motocarriole stanno liberando gli accessi alle abitazioni ed aiutando gli abitanti nello sgombero degli scantinati. “Quando ci hanno detto che sarebbero arrivati i trentini abbiamo pensato: saremo in buone mani” ha sospirato una residente di via Torri, la strada più colpita dalla devastazione che si trova ad una cinquantina di metri dall’argine. I residenti esprimono dunque la propria gratitudine con gesti concreti, come quel piatto di riso servito dagli abitanti di una villetta a chi ha teso loro la mano. E poi si sono i sorrisi e le pacche sulle spalle che sanno dare la carica ancor più di un caffè.