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giovedì 26 Settembre, 2024

Irene Pivetti, dopo il caso mascherine condannata a 4 anni di carcere per evasione fiscale e riciclaggio

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Per il pm l'ex presidente della Camera comprò per finta una scuderia di auto da corsa appartenente a due società dell’ex pilota Leonardo Isolani

I guai per Irene Pivetti non finiscono. L’ex presidente della Camera, dopo essere stata rinviata a giudizio lo scorso giugno per il «caso mascherine» che la vede accusata di frode in forniture pubbliche, bancarotta, appropriazione indebita, riciclaggio e autoriciclaggio nell’ambito di una compravendita dalla Cina di mascherine per un valore complessivo di 35 milioni di euro, ora il tribunale di Milano l’ha condannata a 4 anni di reclusione e 6mila euro di multa nel processo che la vede imputata di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte e autoriciclaggio per una serie di operazioni commerciali nel 2016 da circa 10 milioni di euro con il Team Racing Isolani che sarebbero servite a nascondere il denaro frutto di illeciti fiscali.

Nel dettaglio Pivetti avrebbe prima acquistato per 1,2 milioni di euro una scuderia di auto da corsa appartenente a due società dell’ex pilota Leonardo Isolani e della moglie Manuela Mascoli, per poi rivenderla per 10 milioni alla società cinese More & More Investment del gruppo Daohe. Ma per il pm nessuno dei beni al centro dei contratti fu davvero trasferito a Pivetti e poi al compratore cinese.

La sentenza è stata emessa dal collegio di giudici Scalise-Cecchelli-Castellabate della quarta sezione penale. L’ex terza carica dello Stato era presente in aula alla lettura del dispositivo. È stata disposta nei confronti di Pivetti anche la confisca di oltre 3,4 milioni di euro.

Accolta la richiesta di pena del pubblico ministero di Milano, Giovanni Tarzia, che aveva chiesto di condannare Pivetti a 4 anni al termine dell’istruttoria nata dall’inchiesta del Nucleo di polizia economico finanziaria della guardia di finanza. La pubblica accusa ha ipotizzato un ruolo di intermediazione di Only Italia, società riconducibile a Pivetti, in operazioni del Team Racing di Isolani che voleva nascondere al fisco alcuni beni, tra cui tre Ferrari Granturismo oggetto di compravendita, dopo aver accumulato debiti per 5 milioni di euro.

Con Pivetti, difesa dall’avvocato Filippo Cocco, erano stati mandati a processo anche il pilota di rally ed ex campione di Gran Turismo, l’anconetano Leonardo ‘Leo’ Isolani condannato a 2 anni e 4mila euro di multa con sospensione condizionale della pena e non menzione sul casellario penale, la moglie Manuela Mascoli (2 anni), la figlia di lei Giorgia Giovannelli che è stata assolta. I giudici hanno concesso all’ex conduttrice e politica le attenuanti generiche.

Pivetti è stata condannata anche al pagamento delle spese processuali. Fra le pene accessorie la 61enne è stata condannata all’interdizione per 5 anni dai pubblici uffici, interdizione per un anno dal ricoprire uffici direttivi delle imprese, contrattare con la pubblica amministrazione e dalle funzioni di rappresentanza in materia tributaria e interdizione perpetua dal ricoprire l’incarico di componente della commissione tributaria.