cinema
sabato 28 Settembre, 2024
di Francesco Morandini
Buon compleanno B.B. Brigitte Bardot, diva e sex symbol degli anni 50 e 60, una vita sentimentale turbolenta, icona della sessualità femminile per anni nei sogni degli italiani, animalista e sostenitrice della destra francese (è stata anche multata per incitamento all’odio razziale) oggi compie 90 anni. A Predazzo però, c’è qualcuno (ormai sono pochi) che la ricorda soprattutto per il film «Tradita» girato 70 anni fa a Predazzo e in Lazio. Ce l’ha ricordato un nostro lettore, abbinando i due anniversari. Va detto che pochi si ricordano di questa pellicola e ancor meno sono coloro, più giovani, che ne hanno sentito parlare, ma l’apparizione di BB a Predazzo ha lasciato per anni il ricordo di un evento allora del tutto insolito, anche se qualche altro film è stato girato in paese in quegli anni, tra cui a nostra memoria una pellicola con Amedeo Nazzari che ha avuto come set la Scuola alpina della Guardia di Finanza e forse altri di Luis Trenker. Senza ricorrere a «L’onorevole ha l’amante sotto il letto» la commedia sexy del 1981 con Lino Banfi girato a Predazzo e sulle nevi di Bellamonte e Passo Rolle.
«Tradita», produzione francese diretta da Mario Bonnard (l’aiuto regista era Sergio Leone) e con Lucia Bosè, è la storia di due fratelli di Rovereto, Pierre Cressoy e Giorgio Albertazzi, di famiglia nobile, uno filoaustriaco e l’altro fervente patriota italiano, che si contendono la bella e giovane Anna impersonata dalla Bardot allora ventenne, che aveva girato il suo primo film due anni prima, quando sposò Roger Vadim.
Di quel film è rimasta impressa la scena in cui la Bardot incontra Pierre Cressoy sulla piazza di Predazzo con lo sfondo della imponente chiesa neogotica dei Santi apostoli Filippo e Giacomo. In rete sono reperibili altre scene, ma non da riconoscerne i luoghi.
Qualche ricordo diretto ce lo fornisce Bruno Bosin che dalla sua memoria ha fatto uscire negli ultimi anni alcuni opuscoli di piccole e personali memorie storiche tra cui l’ultima: «Predazzo: via Trento fra il 1950 e il 1960». «Ero un ragazzo di 10 anni – rammenta – mi pare che fosse una domenica. Ricordo che c’era un gran trambusto in piazza e numerose cineprese. Non ho riconosciuto altre scene girate a Predazzo, ma mi pare ce ne fossero altre con alcuni vecchietti davanti al caffè Croce. Ho cercato se ce ne fossero su youtube, ma non ne ho trovate».
Un anno dopo il film è stato proiettato al cinema di Predazzo appena costruito dalle Acli. «E per vederlo – ricorda Bosin – ho dovuto estorcere 50 Lire a mio padre perché non era comune andare al cinema, soprattutto per i ragazzi».
Fra i ricordi le locandine con la prima scena del film nelle due bacheche in Piazza Santi Apostoli e in piazza Calderoni. «Mi è rimasto impresso anche il manifesto incollato sui muri di una falegnameria di Predazzo – conclude Bosin – sarebbe bello che la biblioteca ne procurasse una copia». E, perché no, che quella scena con la giovane Brigitte Bardot possa trovare posto, come memoria della spensieratezza e del dopoguerra, in qualche luogo del paese.
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