Contagi

sabato 28 Settembre, 2024

Malattie e contagi, Aifa: «casi di morbillo in rapida crescita»

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Il dossier: «il 32,8% dei casi ha sviluppato almeno una complicanza tra cui sono stati registrati anche 91 casi di polmonite e un caso di encefalite»

Quarantatré casi di morbillo che sono stati registrati in Italia nel 2023, mentre nel 2024 si sta registrando una rapida crescita. Sono infatti già 717 i casi nei primi sei mesi. La notizia emerge dal dossier vaccini dell’Aifa del 2022. Il 32,8% dei casi ha sviluppato almeno una complicanza tra cui sono stati registrati anche 91 casi di polmonite e un caso di encefalite. Nel 2022 la copertura vaccinale in Italia per il morbillo si è attestata al 92% della popolazione per la prima dose e all’86% per la seconda, in calo rispettivamente dell’1% e del 3% rispetto al 2018. Tuttavia, i dati al 20 giugno 2023, riportano una copertura del 94,4 % nei bambini sotto i 24 mesi, molto vicina al 95% (nel 2014 era all’87,2%), indicata come soglia di sicurezza per raggiungere la cosiddetta “immunità di gregge” che non consente più al virus di circolare. «Tuttavia nelle corti successive si rilevano tassi di copertura più bassi che spiegano il perché della ripresa dei contagi» spiega l’Aifa. Riguardo i sospetti eventi avversi sul totale delle 1.193 segnalazioni registrate per i vaccini contro morbillo, varicella, parotite e rosolia, con un tasso di «segnalazione pari a 114,8 per 100.000 dosi somministrate». Il 14,5% delle segnalazioni (169) ha riguardato eventi gravi e l’85,5% non gravi (994). È stato registrato un caso grave con esito fatale di un paziente di 2 anni, affetto da anemia microcitica con storia familiare di miocardiopatia che, dopo 14 giorni dalla somministrazione del vaccino Mprv, ha manifestato vomito, diarrea, sopore, acidosi ed ipoglicemia severa. Come riportato anche nella relazione medico-legale, il decesso non è correlato alla vaccinazione ma alla condizione patologica già esistente prima della vaccinazione stessa (polmonite diffusa bilaterale con insufficienza multiorgano terminale in soggetto affetto da cardiomiopatia ipertrofica ed alterazioni vascolari riferibili a sindrome di Marfan).