L'atleta
venerdì 4 Ottobre, 2024
di Nicolò Bortolotti
Non è stato il coronamento di un 2024 che forse lui stesso sperava e si aspettava, con il venticinquesimo posto alla maratona delle Olimpiadi che gli ha lasciato un po’ di amaro in bocca. Ma non è stato nemmeno un anno da buttare alle ortiche, con l’oro continentale ottenuto nella mezza maratona ai Campionati Europei di Roma. Ora, Yeman Crippa è pronto a ripartire dalla sua Trento: dopo qualche giorno di meritata vacanza, post appuntamento olimpico, e la ripresa degli allenamenti ad inizio settembre adesso è il momento di indossare nuovamente il pettorale per la 77esima edizione del Giro al Sas. Una gara che, negli ultimi tre anni, lo ha visto ottenere due terzi posti, oltre alla seconda piazza di soli dodici mesi fa. Sarà un po’ come tornare alle origini, con la distanza dei 10 chilometri a tornare protagonista dopo il passaggio alla maratona. Inutile dire quanto punti alla corsa di casa, nel quale la vittoria italiana manca dal 2006, firmata Stefano Baldini, mentre quella trentina è lontana addirittura ventisei anni con il trionfo di Giuliano Battocletti nel 1998.
Crippa, che gara si aspetta da questo Giro al Sas?
«Mi aspetto una gara emozionante, come tutti gli anni del resto, con ritmi alti ed una grande intensità. Sarà piena di atleti di buon livello che bisognerà cercare di batterli, o arrivare più vicini possibili a loro per giocarsi un posto di rilievo. Correre tra le vie del centro storico della città di Trento, dove tutti i giorni mi alleno e passeggio, mi darà quella spinta in più per provarci fino in fondo».
Tre podi nelle ultime tre apparizioni, ora le manca solamente la vittoria.
«Si, ho collezionato due terzi ed un secondo posto negli ultimi tre anni. Lo scorso anno, poi, sono arrivato davvero vicino al vincitore. Quest’anno potrebbe essere l’anno buono per arrivare sul gradino più alto del podio, ma come anticipavo, il parterre è di alto livello e non è sempre così semplice arrivare tra i primi tre. Figuriamoci vincere».
La gara di casa le farà sentire un po’ la pressione, quantomeno ai nastri di partenza?
«Quella si, sarà immancabile. Un po’ di tensione positiva c’è sempre e deve esserci perché comunque si tratta di una gara internazionale molto importante. Sarà fondamentale cercare di gestirla al meglio ed una volta partiti dovrò rimanere concentrato nell’usare tutte le forze che avrò al fine di performare al meglio».
Arriva a questa gara dopo una maratona olimpica che non le ha portato le soddisfazioni sperate. Ora come sta?
«Nel periodo post olimpico ci ho messo un po’ a digerire il risultato che è arrivato nella maratona. Non è andata come volevo, ma comunque si va avanti. Sono stato in vacanza ed ho ricaricato le batterie, mentre i primi giorni di settembre ho ripreso gli allenamenti con energie nuove. Ora non vedo l’ora di gareggiare qui a Trento».
Per lei sarà un po’ come tornare al passato, con la 10 chilometri del Giro al Sas che l’attende.
«La distanza dei 10 chilometri la tengo sempre nel programma di avvicinamento alla maratona, perché durante la preparazione ci sta di affrontare qualche gara un po’ più veloce e “sgasare”, come diciamo noi. Il Giro al Sas adesso e la 10 chilometri di Bolzano, nel periodo natalizio, sono le due gare più corte che faccio, ma che mi aiutano nei cambi di passo della maratona».
Guardando al futuro, ed in particolare al prossimo anno, Yeman Crippa sarà soddisfatto se…
«Ovviamente sarò soddisfatto se raggiungerò gli obiettivi che mi sarò prefissato. Devo ancora decidere se fare la maratona di Tokyo o quella di Londra. Poi, ci saranno i Campionati del Mondo da correre a settembre. Ecco, per far sì che sia davvero soddisfatto dovrò arrivare nelle prime sette o otto posizioni iridate. Mentre nella prima parte di stagione punto a fare il mio record personale alla maratona che correrò in primavera».
Infine, passando da un argomento all’altro, il prossimo weekend sarà ospite per il secondo anno consecutivo al Festival dello Sport.
«Si, anche quest’anno farò parte del programma. Il Festival dello sport negli ultimi anni ha sempre rappresentato un evento molto importante per la città: porta tantissimi campioni di ieri e di oggi ed è un’occasione incredibile per incontrare i propri idoli. È un appuntamento da non perdere: ci sarò anch’io nella giornata di giovedì, sempre al Gazza Cafè che aprirà la mattina, e chiunque vorrà potrà venire ad ascoltare anche il mio intervento. Penso siano quattro giorni di sport che tante città italiane, ma anche del mondo, possono invidiarci. Ovviamente aspetto tutti numerosi».