Il fatto

martedì 8 Ottobre, 2024

Casoni, due auto a fuoco e l’ipotesi sulla «guerra di parcheggi»

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Le macchine abbandonate da anni. Una terza danneggiata al Magnete

Due auto a fuoco in altrettante notti, a un cortile di distanza. E una terza gravemente danneggiata, da un’altra parte della città. Tutte e tre gli episodi sembrano essere collegati da un filo rosso: i tre veicoli risultano parcheggiati da tempo, in certi casi anche da anni, nello stesso stallo, in contesti dove la «caccia al parcheggio» è uno sport quotidiano. L’ultimo episodio risale alla notte scorsa, ai Casoni, lo storico complesso di case popolari tra via Vittorio Veneto, via Damiano Chiesa e via Fabio Filzi. A prendere fuoco una vecchia Mitsubishi, parcheggiata in uno degli stalli del cortile interno. Le fiamme sono divampate fino a raggiungere l’altezza del secondo piano, illuminando uno dei lati del complesso. Nel cuore della notte, alcuni residenti si sono precipitati in pigiama per rimuovere le auto parcheggiate nelle vicinanze: c’era il timore, infatti, che potessero essere coinvolte nel rogo. Ufficialmente, i vigili del fuoco permanenti di Trento non si sono esposti sulla natura dell’incendio ma è davvero difficile credere che non sia dolo. Il precedente, infatti, risale solo alla notte precedente, quella di sabato 5 ottobre, quando, in un cortile adiacente, ha preso fuoco un’altra auto, questa volta una Lancia Y. La targa non mente: è stata immatricolata nel ‘94, dunque ha compiuto trent’anni. E da anni era parcheggiata nello stesso posto. Nel complesso, si apprende dai condomini, ce ne sono altre nella stessa situazione, almeno cinque. Vetture completamente abbandonate, in certi casi sottoposte a fermo amministrativo: non possono dunque essere spostate nemmeno con delibera dell’amministratore. Non è certo, però, che questo sia il caso dell’ultima auto andata a fuoco che — secondo i primi riscontro (intervenuti sul posto i carabinieri di Trento) — non avrebbe nemmeno più un proprietario. Il problema, però, resta. Anche perché ai Casoni, in una zona in cui, nei dintorni, trovare parcheggio è pressoché possibile, anche i posti condominiali scarseggiano: gli stalli sono a malapena 140, per oltre 350 appartamenti. Dunque, più che un «piromane», come è stato inizialmente definito ieri mattina l’ignoto (a meno che non sia più d’uno, cosa da non escludere) si potrebbe trattare di qualcuno con delle motivazioni molto concrete. Sempre nel fine settimana un terzo, grave danneggiamento è avvenuto al complesso del Magnete, a Trento Nord, anche quello un gruppo di case molto popolate, dove si fatica a trovare parcheggio la sera. Un serie di roghi alle auto, negli ultimi mesi, ha preoccupato Tuenno, centro della val di Non. Anche in quel caso, è quasi certa l’origine dolosa: le tre auto bruciate, infatti, appartengono alla stessa persona: indagano i carabinieri.