cronaca

giovedì 17 Ottobre, 2024

Truffe, nuove tecniche per raggirare le vittime tra «spoofing» e finte assicurazioni

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Due persone sono state denunciate la scorsa settimana nelle Giudicarie

Nuove modalità operative stanno piano piano affermandosi tra gli autori delle sempre più diffuse truffe (soprattutto ai danni di anziani ed anziane) nel territorio. In particolare, la scorsa settimana, nelle Giudicarie, si sono verificate due truffe ad opera di sedicenti “Carabinieri” o “Assicuratori” che nel primo caso hanno utilizzato la tecnica del c.d. “spoofing” che consente ai malfattori di far apparire sui display telefonici delle proprie vittime, numeri appartenenti a persone o Enti del tutto estranee ai fatti ed assolutamente attendibili, così da riuscire a trarre in inganno più facilmente anche le persone più attente.

Infatti, qualche giorno fa, una donna poco più che quarantenne era stata contattata telefonicamente da un finto dipendente di banca che le aveva segnalato delle operazioni sospette sul suo conto, invitandola ad effettuare subito dei bonifici attraverso il suo cellulare per bloccare tali movimenti. La donna, ipotizzando che fosse in atto nei suoi confronti un tentativo di truffa, si era categoricamente rifiutata di eseguire tali operazioni, ma a quel punto il finto dipendente le aveva detto che della situazione erano stati avvisati anche i Carabinieri della zona e che a breve sarebbe stata contattata da un militare. In effetti, qualche minuto dopo, la donna ha ricevuto una telefonata da un numero fisso a lei sconosciuto e, sul suo display, attraverso la tecnica del cd “spoofing”, i malfattori sono riusciti a far apparire il numero di telefono di un Comando dell’Arma dei Carabinieri, come riscontrato dalla donna anche attraverso una ricerca su Google. L’interlocutore, dopo essersi spacciato come il “Comandante della Caserma”, le confermava che erano presenti dei movimenti sospetti sul suo conto e la invitava pertanto ad eseguire subito i due bonifici, per un totale di quasi 7.000 euro, che le erano stati indicati in precedenza, così da bloccare il conto e impedire che le venisse sottratto altro denaro. A quel punto la donna, rassicurata da tale chiamata, ha eseguito subito tali istruzioni, rendendosi conto solo in serata di essere stata raggirata. A quel punto la donna si è recata presso un vero Comando Arma per sporgere denuncia.

Quello appena raccontato non è stato però un episodio isolato. Qualche giorno prima infatti, i Carabinieri della Stazione di San Lorenzo Dorsino hanno denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Trento un uomo e una donna di circa trent’anni, residenti in Campania, perché ritenute responsabili del reato di truffa. L’uomo, fingendosi dipendente di una nota compagnia assicuratrice, aveva pubblicato su un famoso motore di ricerca on line un falso annuncio contenente una offerta assicurativa molto vantaggiosa per auto di piccola cilindrata. La vittima, un quarantenne trentino, credendo di fare un affare e di risparmiare qualcosa, ha quindi contattato il falso assicuratore e, dopo aver seguito le sue istruzioni, gli aveva inviato sia i propri documenti che la ricevuta di un bonifico di quasi 800 euro per la stipula dell’assicurazione. Dopo qualche giorno, non vedendo arrivare alcuna polizza assicurativa, aveva deciso di ricontattare l’uomo con cui aveva parlato, scoprendo però che il numero telefonico del finto assicuratore non era più attivo e recandosi quindi a fare denuncia. Le indagini effettuate dai militari della Stazione di San Lorenzo Dorsino hanno permesso di risalire all’intestataria del conto corrente sul quale era stato fatto il bonifico, la quale ne era anche l’utilizzatrice (essendovi dei prelievi dopo la data del bonifico eseguito dalla vittima), nonché all’intestatario dell’utenza telefonica utilizzata per il raggiro, denunciando entrambi per il reato di truffa.