La posizione
giovedì 17 Ottobre, 2024
di Redazione
La questione trentina degli orsi arriva a Roma, di nuovo. Questa volta attraverso un question time al Senatosulla tutela dell’animale in provincia di Trento e a rispondere in aula è stato il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin che ha puntato il dito contro gli uomini. Secondo il ministro, gli orsi «potenzialmente pericolosi» sono una «conseguenza dei comportamenti umani non adeguati» ha affermato. Il ministro ha citato un recente rapporto dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) che, rimarca Pichetto ha «l’obiettivo di definire strategie di intervento per la prevenzione dei rischi di sicurezza pubblica legati alla presenza di orsi».
Nel rapporto, spiega il ministro: «l’Ispra riferisce che spesso le condotte potenzialmente pericolose sono la conseguenza di comportamenti umani non adeguati alla presenza della specie sul territorio, per cui è prioritario agire su tali fattori, oltre che sugli individui potenzialmente pericolosi. In ogni caso, le strategie di intervento devono tener conto di tutte le misure possibili, dai corridoi faunistici alla fornitura di bidoni anti-orso».
Le possibili sterilizzazioni
Sono attualmente in corso all’Ispra «valutazioni tecniche sull’attuabilità di programmi di sterilizzazione degli esemplari, da considerare come metodologia alternativa al mero abbattimento selettivo, che devono valutare attentamente le ricadute in chiave demografica sulla specie, nei limiti consentiti dalla legislazione vigente. È inesatto parlare di inerzia amministrativa. Basti pensare a tutte le attività e ai finanziamenti messi in campo dalla provincia autonoma di Trento dall’avvio del progetto ‘Life ursus’, dai progetti di comunicazione alle attività di messa in sicurezza dei rifiuti organici con dispositivi anti-orso, alla costituzione di tavoli che vedono la partecipazione attiva di associazioni ambientaliste e di esperti in tale ambito».