Politica

martedì 22 Ottobre, 2024

Stallo sulla Valdastico in Consiglio. La minoranza continua con l’ostruzionismo, parlando di bar e di Trieste

di

Variante corridoio est: ancora nulla di fatto. Si torna in aula domani, mercoledì 23 ottobre

È stallo totale sul «corridoio Est», al centro della seduta in consiglio provinciale. È continuato, infatti, per tutta la giornata di oggi, martedì 22 ottobre, l’ostruzionismo sul disegno di legge 37 dell’assessore Gottardi sulla variante al Pup per il collegamento con il Veneto.

Nella strategia dell’opposizione, consentita dal regolamento, interventi – fiume, che hanno toccato i temi più disparati, dai bar di Trento, alle bellezze di Trieste. Il tutto per ostacolare il proseguimento dell’iter che riguarda anche – benché non sia direttamente menzonato – il prolungamento della Valdastico.

Nel corso delle prima parte del pomeriggio sono stati votati e respinti 3 ordini del giorno che si aggiungono ai 9 di questa mattinaNe rimangono quindi 1860. Nel corso della discussione sono intervenuti Lucia Coppola (Avs); Roberto Stanchina (Campobase); Lucia MaestriMichela Calzà (Pd) Francesco Valduga (Campobase); Paola Demagri (Casa Autonomia). Uno dei temi le critiche della minoranza al Patt tradizionalmente contrario alla Valdastico. Walter Kaswalder (Patt) ha replicato dicendo che non si parla di Valdastico ma di una variante del Pup per prevedere un corridoio a est. E comunque, ha aggiunto, nel 2018 la Giunta Rossi ha firmato un accordo con il Veneto e l’allora ministro Del Rio, che prevede la Valdastico, con un tracciato che uscirebbe a Caldonazzo, caricando di traffico la zona dei laghi, e continuerebbe in galleria sotto la Vigolana con uscita a Mattarello. Quindi, ha concluso, la concessionaria la potrebbe già fare. Vero, ha commentato Valduga, si potrebbe già fare, ma nel 2024 si deve pensare a qualcosa di diverso di un’autostrada. E comunque, il tracciato del quale si sta parlando sarebbe devastante per le valli del Leno e inutile per la Valsugana. Roberto Paccher della Lega, ha ribadito che l’ipotesi Rovereto sud è vitale per lo sviluppo del Trentino e per liberare dal traffico la Valsugana. Attacchi dai banchi della minoranza anche a Fratelli d’Italia contrari all’ipotesi Rovereto sud.​

In serata sono intervenuti Lucia Coppola (AVS), Michele Malfer (Campobase), Paolo Zanella (Pd), Paola Demagri (Casa Autonomia), Roberto Paccher (Lega), Francesco Valduga (Campobase), Francesca Parolari (Pd), Mariachiara Franzoia (Pd), Chiara Maule (Campobase), Lucia Maestri (Pd), Walter Kaswalder (Patt), Roberto Stanchina (Campobase), Luca Guglielmi (Fassa), Michela Calzà (Pd), Christian Girardi (FdI), Alessio Manica (Pd).

In riferimento alle dichiarazioni di Kaswalder della prima parte del pomeriggio (qui la notizia), Zanella, Parolari, Demagri, Franzoia hanno evidenziato come parlare di corridoio est significhi parlare di Valdastico. Maestri ha chiesto se qualcuno ha capito le posizioni del Patt: sarebbe bene che l’assessore segretario rapportasse all’Aula, ha detto. Un interrogativo che ha rivolto anche a Kaswalder. Questi ha risposto che si vota il ddl 37 di variante al Pup relativa all’ambito di connessione est e ricordato il programma di coalizione sottoscritto con il presidente Fugatti. Kaswalder ha ripetuto quanto affermato a inizio pomeriggio, che attualmente, in virtù dell’accordo sottoscritto dalla Giunta Rossi, c’è la possibilità di un’opera con un tracciato su Caldonazzo che caricherebbe di traffico la Valsugana.

Alle 19.30 il presidente Claudio Soini ha chiuso i lavori che riprenderanno domani mattina, mercoledì 23 ottobre, dalle 9.30 alle13.00 e dalle 14.30 alle 19.30. Si tornerà in emiciclo anche giovedì dalle 14.30 alle 19.30.