L'intervista
mercoledì 23 Ottobre, 2024
di Redazione
Erica Senes, triestina d’origine, ha 42 anni, un bambino e da 5 anni vive a Trento. Da un anno lavora all’Università di Trento e da 18 mesi è la presidente dell’Ente gestore della Scuola dell’Infanzia di Cristo Re, attività che svolge a titolo di volontariato.
«La nostra organizzazione di volontariato (Odv) è nata con lo scopo di gestire la scuola materna di Cristo Re, fondata negli anni Sessanta su iniziativa della Parrocchia – racconta Erica Senes – La Scuola, che aderisce alla Federazione provinciale è quindi retta da un Ente gestore, di cui sono presidente, il che implica che tutti gli aspetti gestionali, e quindi anche tutte le responsabilità ad essi collegate, ricadono sull’Ente».
Da quanto tempo fa volontariato? Come ha iniziato?
«Ho iniziato a fare volontariato già a Trieste nel 2012, per l’Associazione culturale degli asinelli, che si occupa di promuovere il teatro tra i giovanissimi. A Trento invece ho iniziato come socia dell’Odv Cristo Re perché era la scuola di mio figlio e mi sembrava doveroso farne parte. Quando mi è stato chiesto di farmi avanti per entrare nell’ente ho deciso di accettare la sfida».
Di cosa si occupa precisamente?
«Assieme agli altri consiglieri dell’Ente seguiamo quasi ogni aspetto della vita della scuola materna. Collaboriamo con il coordinatore didattico e con le maestre per le linee educative della scuola, ci occupiamo dei rapporti e delle comunicazioni con genitori, gestiamo il personale e la burocrazia, con il prezioso aiuto della nostra segretaria senza la quale saremo persi. Monitoriamo l’attività della mensa, sia in termine di qualità (che è sempre eccellente) che di costi, curiamo la manutenzione dell’edificio che ci è stato dato in comodato d’uso dalla parrocchia di Cristo Re, promuoviamo la scuola e cerchiamo di fare rete con le altre realtà di volontariato del quartiere di Cristo Re. La scuola poi si avvale anche del Comitato di gestione, un organo parallelo a noi costituito da operatori, insegnanti e genitori».
Cosa le dà il fatto di impiegare il suo tempo per un’attività del tutto gratuita?
«Sono molto grata per la mia vita a Trento, questa città mi ha accolta a braccia aperte e mi ha dato tante possibilità, dunque ritenevo giusto ricambiare con un mio piccolo contributo ed essere parte attiva. Credo poi che investire sui bambini e sui ragazzi sia di vitale importanza. La nostra scuola materna per esempio cerca di garantire ai più piccoli un ambiente che sia accogliente, ricco di stimoli e di amore, dove possano iniziare ad aprire le loro ali. Fare parte, seppur di sfuggita, di tanti piccoli traguardi nei cammini della vita di tanti bambini è semplicemente impagabile. Chiunque ha il privilegio di avere dei figli o di occuparsi di loro sa di cosa sto parlando».
La sua vita è cambiata da quando ha iniziato a fare volontariato?
«Ciò di cui mi occupo mi sta aiutando a essere sempre più attiva, finisco la mia giornata esausta ma decisamente sono molto più felice di qualche anno fa».
Le vite di tutti sono sempre più frenetiche: come fa a trovare il tempo?
«Sono pessima a organizzarmi, infatti mi ritrovo spesso a fare mille cose all’ultimo. Sfrutto le notti e le pause pranzo e con i miei colleghi dell’ente organizziamo spesso sedute alla sera. Alla fine il tempo si trova».
Ha qualche richiesta, qualche suggerimento per aiutare i volontari del suo settore? C’è qualche necessità che ci vuole segnalare?
«Le scuole materne delle Federazione provinciale svolgono un ruolo cruciale per il tessuto sociale del Trentino. Avrebbero bisogno però di un supporto maggiore, soprattutto in termini economici, da parte dei Comuni e della Provincia».
Fare volontariato mi rende felice perché…
«Perché mi permette di “fare”, di trovare soluzioni invece che problemi, e perché soprattutto mi mostra quotidianamente ciò che si può costruire con l’aiuto degli altri. In una realtà che ci viene raccontata sempre più spesso come pericolosa e mossa dagli egoismi è invece importante tenere ben a mente che le persone sono sempre migliori di quello che crediamo, se solo è data loro la possibilità».
Mi può dare dei contatti per la sua associazione per chi fosse interessato a farne parte?
Potete contattarci via email a trento.cristore.presidente@fpsm.tn.it.