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giovedì 24 Ottobre, 2024

Da Elio al ricordo di Ennio Morricone: la musica è il leitmotiv di questo fine settimana

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Venerdì a Pergine in scena lo spettacolo musicale «Novecento» di Alessandro Baricco con Mario Cagol e le musiche dal vivo di Luca Schinai e Michael Strom

La musica è sicuramente il leitmotiv del finesettimana ormai alle porte. Sono infatti molti gli appuntamenti promossi nelle province di Trento e Bolzano che la hanno come protagonista dando a questa forma d’arte declinazioni tanto variegate quanto emozionanti.

Ne è sicuramente un esempio lo spettacolo che Elio porta sul palco del forum di Bressanone venerdì alle 20:30 ovvero “Quando un musicista ride”. Giocare e ridere con la musica e le canzoni è un’impresa facile per Elio e la sua band di giovanissimi virtuosi. Dopo il grande successo di “Ci vuole orecchio”, spettacolo dedicato a Jannacci, spazio ad un evento volto ad esplorare e reinventare quell’immenso repertorio seriamente comico ai confini tra canto e disincanto che, soprattutto intorno agli anni ‘60, ha percorso la musica, la canzone, il cabaret ed il teatro italiano. Da Fo a Gaber, da Jannacci a Cochi e Renato, da Flaiano a Marcello Marchesi, più tantissimi altri: una generazione di artisti eccentrici e controcorrente che hanno sorpreso e divertito tutti, dagli sperimentalisti al grande pubblico, reinventando un genere musicale ricco di eccentriche e divertenti “canzoni scanzonate”.
Uno spettacolo scritto e diretto da Giorgio Gallione e curato negli arrangiamenti musicali da Paolo Silvestri, che si propone di ritrovare e rinnovare quegli spunti geniali, innovativi, anticonformisti, e anche quella libertà creativa.

Ed è ancora la musica a giocare un ruolo fondamentale nell’evento in calendario venerdì alle 20:45 al Teatro Comunale di Pergine Valsugana. Il sipario si alza infatti su “Novecento” di Alessandro Baricco con Mario Cagol e le musiche dal vivo di Luca Schinai e Michael Strom.
Novecento è un monologo teatrale ambientato tra le due guerre a bordo di un transatlantico che solca le immensità dell’oceano. A bordo della nave, il marinaio di colore Danny Boodman trova un bambino abbandonato e decide di prendersi cura di lui. Il bambino viene chiamato Danny Boodman T.D. Lemon Novecento. Per otto anni Novecento viene accudito dal marinaio, ma poi, in seguito ad un incidente, l’uomo muore e Novecento rimane da solo. Sparito nel nulla, Novecento viene ritrovato dopo alcuni giorni mentre si esercita a suonare il pianoforte. Pur non avendo mai suonato prima, il ragazzino dimostra una capacità straordinaria. Da quel momento in poi tutti iniziano a parlare dell’abilità del pianista sull’oceano. Quella di Novecento, è una storia incredibile, nato sulla nave, non è mai sceso a terra, decidendo di restare per sempre nel mondo finito del piroscafo, suonando la sua musica, attraverso la quale esprimere sé stesso, piuttosto che affrontare la vastità di un mondo sconosciuto, un mondo spaventoso in cui non si riesce a scorgere la fine, dove l’infinita molteplicità delle scelte possibili, disorienta e paralizza.

“kind of Miles” di Paolo Fresu è invece la proposta del Teatro Stabile di Bolzano che, fino a domenica, ripercorre il mito di Miles Davis: un artista ed allo stesso tempo un uomo capace di raccontare una storia che va aldilà del jazz e della musica e la cui personalità marcata appare prepotentemente non solo attraverso la sua tromba ma anche nel viso scavato degli ultimi anni, negli occhi profondi che inchiodano lo sguardo e nelle mani rugose che hanno toccato il cuore.
Spazio dunque ad un’opera musicale e teatrale che evoca l’universo creativo e visionario dell’immenso musicista scomparso nel 1991. L’intento è quello di ricostruire la vita e la musica di un artista che ha segnato il Novecento attraverso la voce narrante di un unico autore/attore, Fresu, e attraverso il suo universo sonoro e le sue relazioni artistiche ed umane. La formazione musicale è composta da diverse personalità e diversi strumenti, acustici ed elettrici, che hanno sottolineato il suo percorso discografico e live sotto il profilo del suono e della ricerca. Il racconto narrato da Fresu è quello di uno dei personaggi più eccentrici ed influenti della storia recente. Una scrittura intima puntellata da momenti personali di vita vissuta (soprattutto l’apprendistato del jazz a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta), dalla comparazione con l’alter ego Chet Baker e da storie tratte dalla fiorente letteratura su Davis.
L’evento è in replica venerdì e sabato alle 19 e domenica alle 16.

Un altro grande musicista e compositore viene ricordato sabato, alle 18, alla Sala Sosat di Trento. Il nuovo appuntamento della rassegna Katharsis è infatti dedicato a Ennio Morricone.

In “Ricordando Morricone” Santo Albertini all’armonica cromatica e Edoardo Bruni al pianoforte eseguono i brani di questo genio italiano, celebre per le sue colonne sonore ma anche quale autore di importanti opere di musica contemporanea, accompagnando il pubblico attraverso alcuni dei suoi capolavori.
L’ingresso è gratuito con offerta libera.

La musica è protagonista anche in alcuni degli eventi inseriti nel cartellone del Festival Informatici senza frontiere che, fino a sabato, vede pullulare la Città della Quercia di incontri, convegni e appuntamenti legati al tema dell’intelligenza artificiale.
Tra questi venerdì, al Teatro Zandonai dalle 21:15, c’è “Automatic Impermanence”: il nuovo lavoro dell’artista, musicista, conduttore radiofonico e produttore Alex Braga in dialogo con A-Mint, un’intelligenza artificiale etica e sostenibile realizzata dall’artista. Un’istantanea lucida e sorprendente dei nostri tempi distopici, in cui la tecnologia, gli esseri umani e il futuro sono al centro di una possibile nuova prospettiva per il domani che vibra ferocemente tra i confini della realizzazione o della distruzione e che sfida il pubblico a trovare l’infinito entro i confini finiti del nostro mondo.
L’appuntamento è al Teatro Zandonai.

Non mancano poi gli appuntamenti per grandi e piccini. Sabato alle 15:30 alla Villa romana di Orfeo di Trento largo ad “Asino a chi?”, il primo appuntamento di “Teatro per famiglie a Tridentum”. Gli attori diTeatroE, Mirko Corradini e Valeria Casatta, raccontano a modo loro una insolita storia della buonanotte. Se la sera non si riesce ad addormentarsi esistono molti rimedi per chiudere gli occhi e aprire la porta del regno dei sogni. Si può cantare una ninnananna. Ma se si è stonati e non si vuole svegliare i vicini, non rimane che una soluzione: trovare tre parole e inventare una storia. Va bene qualsiasi cosa: asino, leone e grotta! Ed ecco che le tre parole danno vita ad alcune tra le più belle favole di Esopo, e le favole si trasformano in uno spettacolo.

Dalle 16 di domenica il Teatro Sociale di Trento ospita “I musicanti di Brema” uno spettacolo in cui Valentino Dragano aggiunge un ulteriore, poetico tassello, alla propria ricerca comica, musicale e teatrale, per il mondo dell’infanzia. Uno spettacolo denso, poetico, evocativo, divertente. Perché “suonare, divertirsi e divertire è la felicità!”.

Infine, al Teatro Zandonai di Rovereto, domenica alle 17, il Festival dei Piccoli propone “Pippi Calzelunghe” di Astrid Lindgren. Maria Vittoria Barrella, Marta Marchi e Sara Rosa Losilla interpretano uno spettacolo in cui c’è tutto: saggezza, follia, il desiderio di ordine familiare e la necessità di romperlo. C’è l’immensa importanza dell’amicizia, il rispetto per tutti gli uomini, poveri e ricchi, saggi e ignoranti. Pippi Calzelunghe educa all’amore per gli animali, all’attenzione per i ritmi della natura. Racconta il desiderio bruciante di scoprire, inventare, senza mai fermarsi.