Il dramma
venerdì 25 Ottobre, 2024
di Patrizia Rapposelli
«Mio cugino, una forza della natura. Da grande voleva fare il carabiniere come il nonno».
Aveva appena 17 anni Gabriele Dorigato, giovanissimo originario di Castello Tesino. Una vita da coltivare, un percorso da costruire: tutto spezzato da una lunga e ingiusta malattia. Gabriele si è spento lasciando in un profondo dolore mamma Romina, papà Livio, il fratello Guido, i nonni Enio e Maria, i parenti, gli amici e un paese intero. Oggi, alle 15 alla chiesa parrocchiale di Castello Tesino, la comunità si troverà per dargli l’ultimo saluto. Sull’epigrafe c’è scritto: «No fiori ma eventuali offerte per la ricerca sul cancro».
Quella di Gabriele è una morte tragica, a cui è difficile dare un senso, come sempre accade per un ragazzo i cui sogni sono ancora tutti da realizzare. In queste ore strazianti, al culmine di giornate dolorose di attesa e speranza, la sua famiglia sta cercando di trovare un appiglio da cui ripartire. «Io credo che un lutto simile sia difficile da metabolizzare. Gabriele ci ha lasciato – dice con un filo di voce la cugina, Anna Mezzanotte –. La sua è stata una lunga battaglia».
Il dramma
Otto mesi. Otto mesi da quella terribile diagnosi. La guarigione e la recidiva. «Era Pasqua e i medici diagnosticarono a Gabriele il tumore – racconta con voce rotta la cugina Anna –, la sua vita si era spezzata da quel giorno. Entrava e usciva dall’ospedale, faceva terapia. Ma lui non ha mai smesso di sorridere e scherzare». Poi la guarigione. «A giugno, i medici dissero “è guarito”: ma un mese fa il tumore è tornato più feroce di prima». Le condizioni di Gabriele si sono aggravate. Si è spento nella mattina di martedì all’ospedale di Trento.
Il dolore della famiglia
Gabriele era un ragazzo pieno di vita. Aveva tante passioni, amava stare all’aria aperta e la pesca. «Stare dentro casa era una tortura. Amava andare nei boschi, camminare, fare legna. Alzava pezzi di legna enormi senza fatica – sorride Anna al ricordo –. E, soprattutto, era un aggiustatutto. Se si rompeva qualcosa, chi lo conosceva andava sempre da lui».
Un uragano di energia. Esuberante e pieno di allegria. Solare, generoso e accogliente, nel cuore di Gabriele c’era spazio per tutti. Una forza della natura che fino all’ultimo non ha perso la voglia di farcela. Francesca Dorigato, una parente vicina, ricorda l’empatia innata di Gabriele. «Una persona generosa come poche. Non aveva grilli per la testa: c’era per la sua famiglia e per la sua gente – racconta Francesca –. La scorsa estate ho fatto un grosso cambiamento di vita. Ho chiuso il mio negozio a Castello per trasferirmi a Trento. Mi ha aiutata con il trasloco. Ma, specialmente, mi ha incoraggiata a non aver paura di affrontare il cambiamento».
Gabriele frequentava la classe quarta all’istituto Degasperi di Borgo, al Liceo Scienze Applicate. La scomparsa prematura ha fatto sprofondare l’istituto in un profondo dolore.
«Non è facile per noi trovare le parole adeguate. Siamo esterrefatti e non vogliamo credere di dover rinunciare al sorriso contagioso di Gabriele, in grado, con il suo approccio solare, di trasmettere voglia di vivere a tutto l’Istituto – è il saluto che ha voluto dargli la sua scuola –. La sua forza di volontà, l’entusiasmo, il suo desiderio di imparare cose nuove e il suo senso dell’umorismo hanno contribuito a rendere migliori le nostre giornate. Il suo viso sorridente e la sua determinazione rimarranno impressi nei nostri cuori». Domani mattina, all’istituto Degasaperi, professori e studenti si riuniranno per ricordare il giovane studente liceale. Inoltre, per volontà della famiglia, anche la scuola si farà promotrice della raccolta fondi destinata all’Ail Trento Odv come donazione liberare in memoria di Gabriele.
Il ricordo dei compagni
I compagni di classe non vogliono rinunciare al sorriso di Gabriele. «Continuerà a illuminare le nostre giornate, anche quelle buie come queste – le parole dei suoi amici –. Continueremo a “spingere” (come diceva lui) per cercare di mutare la sofferenza e la rabbia in un sereno ricordo». Gli studenti del Degasperi prenderanno parte al rito funebre e omaggeranno il loro amico con una lettera a lui dedicata.
Le parole della sindaca
«Sono senza parole – ha commentato la sindaca di Castello Tesino, Graziella Menato, anche lei con voce rotta –. Questi genitori hanno perso il loro figlio, mentre la comunità ha perso un cittadino che poteva dare tanto al suo paese. Abbiamo sperato fino all’ultimo, purtroppo non ce l’ha fatta. La comunità è addolorata e stretta attorno a una famiglia distrutta. Mi viene difficile parlare».
Una comunità in lutto
Oggi, come annunciato, a Castello Tesino, sarà lutto cittadino in segno di cordoglio per l’improvvisa scomparsa del giovane concittadino Gabriele. Le bandiere resteranno a mezz’asta, e saranno sospese tutte le manifestazioni pubbliche e attività di carattere ludico.
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