cronaca
giovedì 31 Ottobre, 2024
di Luca Galoppini
A Trento, come in gran parte d’Italia, la festa di Ognissanti e la giornata dei Morti sono ricorrenze cariche di memoria e rispetto. In queste giornate dedicate ai defunti, i cimiteri si colorano di fiori, simbolo d’amore e di ricordo. In particolare, per i fioristi, è un periodo di lavoro intenso, spesso pianificato settimane prima per soddisfare le richieste dei clienti che desiderano onorare i propri cari con i fiori più freschi e significativi. Come da tradizione, i crisantemi sono i protagonisti della stagione. Questo fiore, considerato simbolo di eternità e pace, è richiesto quasi universalmente per il suo valore simbolico e per la resistenza al freddo autunnale. Fioristi locali raccontano però che anche altri fiori come le margherite, le orchidee e i gigli stanno trovando il loro spazio in questa commemorazione. «Abbiamo notato che, soprattutto tra i giovani, si prediligono le orchidee, le eriche per un ricordo delicato e meno tradizionale. Quest’anno vanno moltissimo i fiori africani», spiega Ekaterina, una delle fioriste attive presso il cimitero di Trento. Questa diversificazione nelle scelte, seppure limitata, riflette il desiderio di personalizzare il proprio omaggio. Quest’anno, il clima instabile ha avuto un impatto considerevole sui prezzi. «I crisantemi sono in ritardo quest’anno!», ha fatto notare una signora anziana di passaggio. Alcuni fioristi raccontano di aver dovuto ordinare forniture con settimane di anticipo per evitare una carenza durante i giorni di maggiore domanda. «Abbiamo notato un leggero aumento nei prezzi, ma i clienti sembrano disposti a spendere per questa occasione, il prezzo medio per un mazzo più importante è rimasto quello degli scorsi anni, intorno ai 30 euro. Per i mazzi più piccoli siamo sui10», ha raccontato Ekaterina. Un prezzo leggermente più elevato, ma che in molti sono pronti a sostenere per rispettare la tradizione. Negli ultimi anni, il settore ha dovuto fare i conti con un cambiamento nelle abitudini d’acquisto. Si è avvertito un calo graduale nelle vendite, imputato alla diversità dei modi in cui oggi le persone scelgono di onorare i propri cari. «C’è chi preferisce acquistare piante in vaso più resistenti o chi opta per commemorazioni meno legate alla tradizione floreale, comunque noi cerchiamo di offrire tutto ciò che un cliente può richiedere». Queste le parole di Rodolfo, un altro fiorista della zona. Tuttavia, l’affluenza di persone nel cimitero rimane costante, segno che il fiore continua a rappresentare un gesto simbolico intramontabile.