val di non
lunedì 11 Novembre, 2024
di Redazione
Sopralluogo questa mattina presso il nuovo depuratore di Rumo, in Val di Non, del presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, che ha visitato il cantiere in località Bodenes e preso visione dei lavori, la cui conclusione è prevista a breve. Ad illustrare l’opera era presente il direttore dei lavori Fabio Dorigatti del Servizio opere ambientali – Apop. Presenti anche il sindaco di Rumo Michela Noletti e alcuni rappresentanti delle ditte che hanno realizzato il nuovo impianto.
«Questo depuratore ha una particolarità, è stato richiesto dalla comunità e soprattutto dai ragazzi della scuola primaria di Rumo, che hanno stimolato la pubblica amministrazione, comunale e provinciale, a credere nella sua realizzazione. Si tratta quindi di un’opera che al di là dell’utilità tecnica e sotto il profilo di gestione delle acque e degli impianti di depurazione, è nata dal basso, tanto che i ragazzi hanno avviato anche una raccolta fondi per realizzarla», ha detto Fugatti ringraziando quanti hanno lavorato all’impianto. Per sottolineare il valore dato dal contributo dei ragazzi il corridoio esterno che separa i due corpi della struttura ospiterà una galleria dei disegni dei bambini della locale scuola primaria, che racconteranno genesi e utilità del depuratore.
Il nuovo presidio depurativo al servizio dell’abitato di Rumo sostituirà l’attuale sistema, costituito da vasche Imhoff, che risulta ormai inadeguato per dare risposta alle sempre più pressanti esigenze di tutela dell’ambiente manifestate dalla popolazione locale e, in particolare, dagli studenti della locale scuola primaria, che negli anni scorsi hanno dedicato alcune ricerche e approfondimenti in tema di depurazione delle acque. Anche l’amministrazione comunale aveva puntato alla realizzazione di un piccolo impianto dedicato ai suoi utenti ed alle attività svolte sul territorio, piuttosto che optare, come inizialmente ipotizzato, per l’allacciamento al futuro depuratore di Caldes.
È stato così progettato dal Servizio Opere Ambientali, con la supervisione e il coordinamento del responsabile di Apop Mauro Groff, un piccolo presidio, dimensionato per 2.000 abitanti equivalenti, che avrà il compito di garantire elevati standard depurativi, con un trattamento delle acque reflue a livelli particolarmente performanti: grigliatura, ossidazione, denitrificazione, filtrazione, ispessimento in situ del fango prodotto, che è destinato ad essere trasferito, date le ridotte quantità prodotte, presso impianti di maggiori dimensioni per la stabilizzazione finale.
L’impianto di depurazione di Rumo è strutturato su due linee di trattamento che formano due volumi edilizi di circa 400 metri quadrati in pianta ciascuno, per un importo complessivo dell’intervento di 3.868.123 euro, comprensivo delle somme a disposizione per spese tecniche e degli oneri fiscali e di rinegoziazione, dovuti all’aumento dei prezzi. L’opera è stata realizzata da un’associazione temporanea di imprese, composta da CTS di Scurelle e Edilvalorzi di Rumo. Hanno partecipato in qualità di subappaltatori anche la ditta VeriTre per la componentistica delle parti elettriche e Trentino Acque per quelle elettromeccaniche.
La fine lavori è prevista entro il mese prossimo, cui faranno seguito le prove di collaudo, con l’attivazione vera e propria del depuratore entro primavera 2025, quando potranno essere dismesse le attuali vasche e deviata la fognatura presso il nuovo impianto.