L'evento
sabato 16 Novembre, 2024
Con il convegno di ieri mattina al Muse si è chiusa la venticinquesima edizione della Bitm, le giornate del turismo montano, dedicate al tema della montagna come opportunità. «Il comparto del turismo è in grande salute – ha ricordato il direttore scientifico dell’evento Alessandro Franceschini in apertura – questo però non deve ingannare o farci sedere sugli allori. Serve sempre la voglia di progettare, di innovare, di confrontarsi, per questo servono eventi come la Bitm e per questo, nell’edizione 2024, abbiamo voluto coinvolgere anche ragazzi e studenti come protagonisti». Vittorio Messina, presidente di Assoturismo Confesercenti nazionale, ha parlato della necessità per il comparto turistico di attirare talenti e figure altamente professionalizzate, a prendere la parola sono stati poi i sindaci di Trento e Rovereto Franco Ianeselli e Giulia Robol, che hanno discusso anche del rapporto fra turismo e gli esercizi commerciali del centro storico delle rispettive città: «Penso che l’espressione “desertificazione” dei centri storici di cui si sente parlare non rispecchi la realtà – dichiara Ianeselli – A Trento c’è più gente in centro storico adesso rispetto al passato, e c’è un continuo aprire di attività. La chiusura di botteghe e negozi storici, che a loro volta aumentano l’attrattività di una città come meta turistica, è dovuta in generale a una crisi del commercio che è iniziata negli ultimi anni con la diffusione sempre crescente delle piattaforme di vendita online. Sono cambiati gli stili di vita delle persone, la composizione sociale della città, a Trento ad esempio abbiamo più studenti universitari che, per ragioni anche economiche, sono meno interessati alle attività di commercio tradizionali e più invece a locali piuttosto che ristoranti. Io credo che il commercio nei centri storici avrà futuro finché l’esperienza in negozio avrà effettivamente qualcosa in più da offrire rispetto a quella online, che offre comodità e tempestività in pochi click. Come sindaco ritengo importante che le botteghe e le attività simili rimangano nel nostro centro cittadino, tanto da un punto di vista turistico che per i cittadini, non voglio una città di soli bar e ristoranti. La strada per assicurarsi che il nostro turismo, sia montano che urbano, continui a fiorire è quella stretta che unisce valore economico, valore culturale e sostenibilità».
Dopo gli interventi della direttrice della Fondazione Dolomiti Unesco Mara Nemela e del presidente della cooperativa Oltre gli Ostacoli Rocco Cerone, l’amministratore unico di Trentino Marketing Maurizio Rossini ha fatto una sintesi di quanto emerso durante le quattro giornate: «Molte volte è più difficile prendere delle decisioni quando le cose vanno bene, perché c’è più resistenza al cambiamento – commenta – Questo si manifesta soprattutto quando entrano in gioco temi delicati quanto discussi come la sostenibilità. Non dobbiamo dimenticare che parlare di turismo significa parlare di ambiente, di qualcosa che ha un impatto molto forte sul territorio, e che non esiste una visione univoca. Oggi al mondo viaggiano circa due miliardi di persone, a breve si stima che arriveremo a tre, e non lo fanno tutte con la stessa finalità o per gli stessi motivi. Il comparto, quindi, è destinato a crescere, la sfida sarà capire quale turismo è compatibile con quale territorio, perché il rapporto fra residenti e visitatori sia positivo». Rossini ha poi detto la sua sul dibattito riguardante il fenomeno dell’overtourism: «Chi lavora nel settore sa che, come operatori, ormai siamo poca cosa rispetto alle immagini e alle foto che ogni giorno vengono fatte circolare attraverso social e mezzi di comunicazione. Non c’è nessuno al mondo che stimoli e regoli volontariamente i flussi turistici a cui assistiamo in questi anni, casomai c’è chi preferirebbe rallentarli. Ma l’attrattività dei luoghi cresce man mano che lo fanno anche le nuove piattaforme, i mezzi come gli smartphone che permettono di fare foto di qualità sempre maggiore, e le persone che si muoveranno nei prossimi anni lo faranno sulla base di queste. Abbiamo assistito alla virata dal turismo “da cartolina” a quello “da storie”. Oggi la competizione tra mete turistiche non si concentra più sull’attrazione di visitatori, ma su quella di lavoratori e investimenti e sul vedere riconosciuto il valore di tutto ciò che sta dietro questo servizio».
Spazio poi al dibattito fra le categorie economiche. «Dobbiamo abbandonare questo modo di fare che ci porta sempre a pensare di essere sulla giusta direzione – è l’invito di Giovanni Battaiola, presidente dell’Asat – Con i temi della sostenibilità e della digitalizzazione c’è una transizione dalla portata vastissima in corso, che presenta delle opportunità da cogliere per non dover pagare le conseguenze di un eccessivo compiacimento nei prossimi anni». Chiude il presidente di Confesercenti del Trentino Mauro Paissan: «Bitm si conferma un laboratorio di idee per la nostra comunità tutta, con le sue sfaccettature».