Tennis
sabato 16 Novembre, 2024
di Redazione
Un dominio assoluto. Un match in cui il numero sette al mondo è uscito tramortito dal campo con lo sguardo basso e il morale a terra, incapace di trovare risposte al cospetto del leader del ranking. Settanta minuti di estasi sinneriana che hanno mandato in delirio una Inalpi Arena sempre più ai piedi del proprio beniamino, tra cori, applausi e standing ovation al momento della canonica intervista post partita. Jannik Sinner offre la miglior versione di sé in questa edizione della Atp Finals infliggendo una dura lezione di tennis a Casper Ruud, piegato 6-1, 6-2 in un semifinale senza storia, che ha confermato i due precedenti, del 2020 e del 2021, che avevano visto primeggiare l’azzurro.
Torino però ormai è il regno di Sinner, che va a caccia della gloria e del primo Masters in carriera dopo esserci andato vicino l’anno scorso. Le statistiche svelano solo in parte la superiorità dell’altoatesino, un muro in risposta e letale nei suoi attacchi: nove ace contro gli zero del norvegese, 81% dei punti realizzati con la prima, con Ruud che ha vinto la miseria di quattro punti (su 17) sulla sua seconda di servizio. Taylor Fritz, che a sorpresa ma con merito ha eliminato il numero due al mondo Alexander Zverev, in una partita molto equilibrata decisa in un tie-break giocato meglio dallo statunitense, è avvisato. “Oggi è stata una partita che si poteva complicare, ero sopra di un break e poi se lo avessi perso quando ero sotto 15-40 la partita poteva cambiare. Invece sono rimasto lì mentalmente e nel secondo set ho alzato il livello. Sono molto contento – ha dichiarato a caldo Sinner, che ormai fatica a parlare tra i cori e le manifestazioni d’affetto del pubblico del palazzetto torinese – “E’ molto speciale giocare qui per me, è un torneo molto importante. L’anno scorso abbiamo perso in finale, ora ci siamo di nuovo e proviamo a far meglio. Però a prescindere dal risultato di domani sera è stata di nuovo una settimana piena di emozioni e momenti bellissimi”. Sinner ha vinto gli ultimi precedenti contro Fritz, nella finale degli Us Open e martedì scorso proprio alle Atp Finals, con un doppio 6-4 in due set però molto combattuti. Lo statunitense è in netta crescita e non è da sottovalutare, anche se il Sinner ammirato contro Ruud non può aver timore di nessuno.
Che la Volpe rossa abbia fretta di risolvere la pratica Ruud e risparmiare energie e ore di sonno preziose in vista della finale appare chiaro sin da subito. Fin dal game d’apertura il norvegese fatica a tenere lo scambio con l’azzurro, che incendia una Inalpi Arena già di per sé elettrica con uno splendido lob nel secondo game che gli regala la prima palla break, subito convertita con un diritto a incrociare. Ruud è spaesato e in un amen si ritrova sotto 3-0, poi appena Sinner riprende fiato riesce a tenere il servizio lasciando per la prima volta a zero il rivale. Nel gioco successivo l’altoatesino si fa sorprendere regalando due palle break al norvegese, che non vengono però convertite con due attacchi a rete dell’azzurro che sorprendono il rivale. Dopo questo breve passaggio a vuoto il numero uno al mondo torna a dominare come nei primi game, piazzando un altro break (lasciando addirittura Ruud a zero) e chiudendo il primo set in mezz’ora esatta con una evidente prova di forza. La bravura di Ruud, alla terza semifinale alle Atp Finals, sta nel non abbattersi nonostante il 6-1 incassato: grazie al dritto e una percentuale migliore nella prima di servizio ritrova punti e fiducia, tenendo la battuta e testa ai colpi dell’azzurro (2-2). Nel quinto game però Sinner alza nuovamente il livello: si procura due palle break, che il norvegese riesce ad annullare in qualche modo, anche se alla fine è costretto a cedere il servizio, complici un paio di errori gratuiti, anche legati alla frustrazione, di fronte a un Jannik solidissimo in difesa. Incassato il break il vichingo esce dal match nelle gambe e nella testa, perché Sinner mette il turbo confermando il break (4-2) anche grazie a due ace e nel gioco successivo strappa di nuovo il servizio a un Ruud ormai inerme, piegato da una micidiale risposta vincente della Volpe rossa. La sfida è segnata e si chiude con un ultimo ace di Sinner, che mette il punto esclamativo su una prestazione maiuscola e lancia un messaggio forte a Fritz: in queste Finals vuole prendersi ciò che Novak Djokovic gli ha negato l’anno scorso.