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giovedì 21 Novembre, 2024

Viaggio nella prima sfuseria di Arco, la titolare: «Vince l’idea che le azioni fanno la differenza»

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Chiara Santini gestisce il negozio da 6 anni: «Rievoca l'atmosfera di una volta»

Entrare nella Sfuseria di Arco non è solo entrare in un negozio. È entrare in un piccolo mondo fatto di migliaia di profumi, che si uniscono fra loro in un complesso di aromi inscindibile. Persino Chiara Santini, la giovane proprietaria del locale, che ormai lo gestisce da 6 anni, non riesce a capire quale sia il profumo predominante: se quello dei saponi bio, quello dei biscotti di mandorle, dei sieri per la pelle del viso, o ancora della grande varietà di paste e cereali, che si susseguono in fila ordinata all’interno dei singoli distributori.
La storia
La Sfuseria – si chiama così perché vende prodotti sfusi, non imballati – è un piccolo mondo anche perché ha una sua storia e dei suoi valori. È la prima sfuseria del Trentino, che all’insegna della sostenibilità ambientale si è ritagliata uno spazio di mercato nella Busa. Nel corso degli anni un numero crescente di persone è andato a costituire la cerchia dei «clienti affezionati» di Chiara. «Sono molto contenta che il mio negozio sia diventato per molti cittadini un punto di riferimento per una spesa sostenibile e che rievochi in qualche modo un’atmosfera “di una volta”. Molti prodotti sono locali, sono sfusi, e il legno è il materiale predominante del locale — dice la titolare — È questo insieme di cose, accanto all’idea che attraverso le nostre piccole azioni quotidiane possiamo fare la differenza, che crea un senso di comunità fra me e i miei clienti».
Fra questi clienti si può anche incontrare Lucia Salvi, che sin dagli albori dell’attività ha sempre frequentato il posto e non manca di promuoverlo con le sue amiche: «Un posto come la Sfuseria è qualcosa che ci mancava. Per me che sono sempre stata attenta a queste cose, prima era scomodo andare ogni anno a Trento alla fiera “Fà la cosa giusta” per fare scorta di detersivi ecologici. Qui da Chiara, a pochi passi da casa, ho a disposizione una serie di prodotti per cui prima non c’era mercato».
Il sogno? Un ricettario
Oltre alla riduzione di plastica e imballaggi, l’altra grande missione della Sfuseria è rendere possibile un’alimentazione più varia: «Proprio perché i prodotti sono sfusi una persona può decidere di comprarsi 150 grammi di quello, 200 di questo, 3 etti di quell’altro — spiega Santini — Può provare, variare e sperimentare diversi tipi di pasta o riso, senza sentirsi vincolato ai 500 grammi o al chilo del pacco standard. Un altro aspetto molto bello di questo lavoro è quello di confrontarsi su come cucinare i vari ingredienti, scambiarsi idee per piatti, cercare nuovi abbinamenti. Ho un sogno nel cassetto: realizzare un ricettario della Sfuseria. Non sarebbe solo farina del mio sacco: dovrei ringraziare anche i numerosi clienti con cui negli anni mi sono confrontata».
Varietà e selezione
Tutto il cibo – ma anche tutti i cosmetici, detersivi, saponi – è selezionato con cura da aziende che non utilizzano additivi inquinanti, sono molto attente all’impronta ecologica dei loro processi produttivi e promuovono pratiche di riuso e riciclaggio. Negli anni l’offerta si è ampliata, partendo dalle cose più essenziali: «Se prima avevamo due tipi di cereali per la colazione, ora ne abbiamo quindici. E il discorso vale per tutto: biscotti, creme, legumi». Soprattutto per quanto riguarda i prodotti (pochi) a rapida deperibilità, si cerca di ordinare quantità limitate, in modo da ridurre il più possibile gli sprechi: «Alla fine sono prodotti come i biscotti quelli che diventano vecchi più in fretta, ma non mi preoccupo molto: sono fra le cose che vanno per la maggiore. Gli ordini sono sempre proporzionati secondo il bisogno e le vendite».
Le richieste dei clienti
«Per quanto riguarda la cosmetica, vendono tanto i saponi e gli shampoo solidi, di cui i clienti sono molto contenti. Anche i sieri per il viso e i profumi vanno abbastanza forte».
La missione della Sfuseria è anche divulgativa, e accanto all’attività commerciale la titolare ha organizzato, in collaborazione con altre associazioni, conferenze per parlare di riuso, riciclaggio, selezione di prodotti ecologici, e anche laboratori con le scuole.