Politica
lunedì 25 Novembre, 2024
di Stefano Marini
Giudicarie tra passato e futuro. Nel corso dell’ultima settimana, il Consiglio dei sindaci ha dato il via libera al bilancio preventivo della Comunità e ne ha licenziato il nuovo Statuto. Atti che mettono di fatto la parola fine alla legislatura che si chiuderà con le elezioni comunali del prossimo maggio. Un capitolo che si chiude e una storia che potrebbe proseguire, col presidente della Comunità, Giorgio Butterini, disponibile a continuare nel suo attuale ruolo a patto che i sindaci delle Giudicarie ritengano di mantenere la continuità del progetto sviluppato negli ultimi 10 anni.
«Penso di essermi impegnato al massimo per lavorare nell’interesse del territorio – dice Giorgio Butterini – io sono disponibile a continuare, poi è giusto e doveroso decidano i sindaci. Posso solo dire che in questi 10 anni penso si siano raccolti risultati positivi ma, ripeto, la valutazione in merito al mantenimento o meno della continuità del progetto dipenderà dai sindaci, io sono e resto serenamente a disposizione».
Il presidente giudicariese uscente è fiero di quanto ottenuto sin qui: «Quello licenziato dal Consiglio dei Sindaci è un bilancio di fine legislatura – precisa Butterini – uno strumento di programmazione finanziaria che va a completare quanto realizzato negli scorsi anni. Sono state messe risorse importanti per completare le opere avviate dai Comuni e per dare ulteriore slancio al sistema ciclopedonale della Comunità. Parliamo di 54 milioni di euro, con una significativa crescita della parte straordinaria del bilancio. È la conclusione di un lavoro durato 10 anni».
C’è soddisfazione anche per aver portato a termine la modifica dello Statuto: «Le Giudicarie sono state la prima Comunità di Valle trentina ad adottare un nuovo Statuto a seguito della riforma Gottardi – rivendica ancora Butterini – ora si punta all’approvazione del documento da parte di tutti e 25 i Comuni entro la fine dell’anno. L’adeguamento del nuovo Statuto è stato un lavoro impegnativo e per questo devo dire grazie al lavoro degli uffici. Il nuovo Statuto conserva i principi fondamentali della sua versione precedente, come la rappresentanza territoriale di ciascuno dei 4 ambiti, che è garantita all’interno dell’Istituzione. Per quanto riguarda le modifiche sostanziali invece, è stata introdotta la possibilità di promuovere consultazioni popolari e sono anche state snellite le procedure. Ad esempio, le variazioni di bilancio potranno essere adottate non solo tramite il Consiglio dei sindaci, ma anche con atto del Presidente, il quale andrà poi ratificato dal Consiglio entro 60 giorni».
Il presidente dell’ente sovracomunale guarda anche al futuro: «Le risorse assegnate a mense, raccolta rifiuti e politiche sociali restano più o meno invariate, ma questo non vuol dire non ci siano novità – rassicura Butterini – sulla raccolta rifiuti ad esempio abbiamo investito nella maggior cura delle isole ecologiche e sul potenziamento dei centri di raccolta municipale, come accadrà a Storo e a breve anche a Praso. Stiamo inoltre valutando se e come introdurre ulteriori modificazioni, ad esempio introducendo la raccolta porta a porta, da vedere se parziale o totale. Se ne riparlerà a gennaio, valutando bene pro e contro. Anche per la parte sociale, il budget è pressoché identico. I bisogni sociali stanno però crescendo e quindi bisogna lavorare in maniera evolutiva, sia per lo spazio di bilancio che per tipologia di servizi che vengono proposti e che andranno implementati a fronte dell’invecchiamento della popolazione. Si stanno quindi valutando interventi sul cohousing, sul servizio domiciliare, e sull’estensione dei servizi parziali di ospitalità diurna in casa di riposo, lasciando agli anziani autonomia e la possibilità di tornare a casa propria alla sera».
Butterini chiude ricordando chi non c’è più: «A inizio assemblea ho voluto ricordare Stefano Galli, consigliere dell’assemblea per il Comune di Pelugo, scomparso da poco. Si era molto impegnato a livello istituzionale ed è una perdita che sentiamo e che ci addolora tutti».
montagna
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