Il caso
martedì 26 Novembre, 2024
di Leonardo Omezzolli e Giacomo Polli
Non è stata semplice la ricostruzione della dinamica, ma alla fine è stato possibile ripercorrere gli ultimi momenti di vita di Graziano Postinghel, l’uomo di 52 anni che ieri mattina è stato trovato privo di vita nella stradina davanti all’accesso della propria casa dalla quale fuoriusciva un forte odore di gas che aveva precedentemente causato una piccola esplosione nella zona della cucina. Un botto, non così forte da essere udito dai vicini, ma sufficiente a creare alcuni danni interni. Andrà chiarito se è stata la pur piccola deflagrazione a costringere Postinghel a uscire di casa o se l’uomo ha cercato la fuga dopo che l’ambiente si è saturato di gas. Di fatto, però, non è stato il botto a uccidere il cinquantaduenne che viveva in una perpendicolare di via Trento a Besenello proprio alle spalle del piccolo market di paese. L’ipotesi è che l’inalazione di tutto quel gas metano gli abbia compromesso le vie respiratorie. L’uomo, infatti, o destato dal botto interno all’abitazione o dall’odore di metano è riuscito a uscire dalla palazzina, ma lì si è riverso a terra esanime. A trovarlo un vicino, che stava per dirigersi al lavoro e proprio davanti a civico 48, quello di Postinghel ha notato un corpo esanime. «Si è avvicinato e si è subito allarmato – racconta un’altra vicina, Anna -. Lui e la moglie hanno cercato di fare un primo soccorso e allertando il 112. Sono stati momenti concitati, mi tremavano le mani e non riuscivo a muovermi. Abbiamo cercato di fare il possibile. In pochi minuti – continua nel racconto la vicina – sono arrivati i vigili del fuoco che hanno aperto tutte le finestre e arieggiato i locali. Hanno controllato anche la nostra palazzina per essere certi che non vi fossero concentrazioni di gas anche da noi e che queste non fossero potenzialmente pericolose». Per Graziano non c’è però stato nulla da fare. La dinamica è apparsa inizialmente strana e ci è voluto non poco per ricostruire almeno le parti salienti dell’incidente che hanno causato la morte del cinquantaduenne. Questo perché sebbene nell’appartamento siano stati trovati i segni di una piccola deflagrazione, sul corpo non vi erano evidenze di ustioni o bruciature riconducibili all’esplosione.
In paese la figura di Postinghel è ricordata come quella di un uomo semplice, che viveva da solo, con pochi legami familiari e che dal 2010 viveva in quella che era la casa natia dell’amato padre. L’uomo non lavorava regolarmente, percependo una pensione di invalidità e collaborava con delle cooperative del territorio facendo piccoli lavoretti saltuari. Dopo qualche ora a Besenello sono giunti i parenti più prossimi, il fratello Lorenzo e il nipote Mattia: «Era una persona semplice – raccontano -. Era autonomo, lavorava con delle cooperative e si dava da fare. Quel che è successo è stato un colpo inaspettato – hanno confidato stretti in un intimo dolore -. Ancora non ci hanno detto cosa sia successo nel dettaglio, ma ci hanno parlato di tanto gas in case e di un botto, una piccola esplosione».
Anche il sindaco di Besenello Cristian Comperini ha voluto ricordare la sua peculiare presenza in paese: «Era una persona con alcune fragilità – spiega il sindaco -seguita dai servizi sociali. Aveva perso il padre e aveva pochi riferimenti familiari», che lo avevano in po’ isolato, ma non per questo emarginato. «Ci si domanda sempre – analizza il sindaco – se la realtà di oggi possa fare fronte a queste esigenze, che sono sempre più urgenti e spiazzanti. Non so se questi servizi siano strutturati per rispondere a tutte le nuove necessità». Una riflessione che nasce dall’ipotesi, al vaglio degli inquirenti, di un insano gesto deliberato e poi ritrattato dallo stesso Postinghel, ma del quale, però, non si potrà mai venire a capo con chiarezza. L’importante lavoro di bonifica fatto dai vigili del fuoco di Besenello coadiuvati dai permanenti di Trento e Rovereto ha evitato che la fuga di gas si espandesse ulteriormente rischiando di provocare un’esplosione ben più grande e pericolosa in tutto il vicinato con seri rischi per le abitazioni limitrofe.