I numeri

mercoledì 27 Novembre, 2024

Impianti a fune, i dati di Trentino Sviluppo: 120 chilometri e 600 addetti

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La società di sistema provinciale è proprietaria di 27 impianti e detiene quote in 14 società

Stamattina, presso la sede della Provincia autonoma di Trento, l’assessore provinciale al turismo Roberto Failoni e il vicepresidente di Trentino Sviluppo Albert Ballardini hanno incontrato la stampa per fare il punto sugli impianti funiviari in vista dell’imminente avvio della stagione turistica invernale. Tra i compiti della società di sistema provinciale c’è infatti quello di creare le condizioni per il mantenimento e il potenziamento dell’indotto economico generato dalle attività turistiche, attraverso la gestione di impianti a fune, sistemi di innevamento programmato e bacini di accumulo. Trentino Sviluppo è proprietaria di 27 impianti, detiene partecipazioni in 14 società funiviarie nei principali comprensori sciistici del Trentino, per una rete di distribuzione e opere accessorie di circa 120 chilometri e una riserva totale di acqua stoccata nei bacini di innevamento pari, per volume, a quella del lago di Lavarone. La società di sistema provinciale è inoltre coinvolta nei principali progetti strategici in corso di realizzazione: dal collegamento funiviario San Martino di Castrozza – Passo Rolle a quello tra la città di Trento e il Monte Bondone.

 

«Oggi – ha detto Roberto Failoni, assessore all’Artigianato, commercio, turismo, foreste, caccia e pesca della Provincia autonoma di Trento – siamo qui per fare il punto su una stagione turistica che si prospetta buona, ma anche per ribadire l’importanza strategica delle stazioni di interesse locale, dove famiglie e ragazzi possono avviarsi allo sci. Un altro impegno significativo è quello per la realizzazione del collegamento Trento-Bondone. Se ne parla da decenni ed ora ci siamo. In cinque anni, grazie alla collaborazione dell’intero territorio, dal Comune alle aziende, ci aspettiamo che questi nuovi impianti possano entrare in funzione aprendo nuove prospettive per il turismo e la mobilità tra il capoluogo e la sua montagna».

«Il futuro degli asset turistico funiviari – ha sottolineato Albert Ballardini, vicepresidente di Trentino Sviluppo – sarà sempre più inteso in un ambito di sostenibilità e di redditività grazie alla loro valorizzazione durante l’intero anno, non solo nella stagione invernale. Il Trentino sta già lavorando molto sull’offerta di un prodotto turistico legato alla vacanza attiva e all’outdoor, ma per farlo abbiamo bisogno di una condivisione di visione e di strategia con i territori, chiamati a programmare gli investimenti sempre più in un’ottica di mobilità sostenibile e di destagionalizzazione».

 

In Trentino si contano 225 impianti di risalita e 10 impianti in fase di realizzazione. Di questi, 27 impianti esistenti e 3 in fase di realizzazione sono di proprietà di Trentino Sviluppo. Gli impianti gestiti dalla società di sistema provinciale hanno una portata massima totale di 42 mila persone all’ora.

Un altro modello d’intervento è quello delle partecipazioni nelle società funiviarie: Trentino Sviluppo ne detiene 14 nei principali comprensori sciistici del Trentino.

La strategia di gestione comprende la manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti di risalita e dei sistemi di innevamento programmato e la realizzazione e mantenimento dei bacini di accumulo. Nello specifico, afferiscono a Trentino Sviluppo cinque bacini di innevamento: a Folgaria, in Panarotta, a Pejo, Pinzolo e San Martino di Castrozza. Il totale di acqua stoccata è pari, per volume, a quella contenuta nel lago di Lavarone. Sono circa 120 i chilometri di rete di distribuzione ed opere accessorie per l’innevamento.

Le manutenzioni programmate, invece, seguono la calendarizzazione prevista dalla normativa vigente. Nel triennio 2022-2024 sono stati effettuati 13 interventi per un totale di 5,5 milioni di euro investiti nell’ammodernamento e sicurezza degli impianti. Di qui al 2027 saranno 7 le strutture che verranno sottoposte a manutenzione per un investimento stimato di 6 milioni di euro.

Significativo anche il numero degli addetti impiegati nelle società partecipate da Trentino Sviluppo, che sono oltre 600. Tra loro rientra tutto il personale assunto dalle società a tempo pieno, part time, stagionale o fisso, impiegati, operai e tecnici occupati nelle diverse mansioni necessarie per la gestione degli impianti e delle relative piste, come per esempio gattisti, bigliettai e addetti alla pedana.

Trentino Sviluppo contribuisce inoltre alla gestione di 8 stazioni di interesse locale, che svolgono la funzione di vere e proprie “palestre di avviamento”, vicine a casa, e sostengono in tal modo ovunque, sul territorio, l’economia turistica legata alla pratica dello sci e degli altri sport invernali. Nello specifico, Trentino Sviluppo si sta occupando dell’ampliamento e rinnovamento tecnologico dell’area sciabile di Borgo Lares, con l’installazione di una nuova seggiovia quadriposto, di una nuova pista da sci e relative opere accessorie; della realizzazione di una nuova linea di innevamento lungo la pista panoramica e della variante campeggio nella skiarea di Brentonico e della sistemazione della skiarea in località Piazze nel comune di Bedollo con realizzazione di una nuova sciovia monoposto a fune alta.

Tra i progetti strategici figura invece il collegamento funiviario San Martino di Castrozza – Passo Rolle, che entrerà in funzione a partire dalla stagione invernale 2027-2028. Le opere accessorie prevedono lo spostamento del ponte sul rio Fosse, lo spostamento della piazzola dell’elicottero, la sistemazione del versante Nasse e la finalizzazione della pista panoramica per un investimento complessivo di circa 60 milioni di euro più Iva.

Per quanto riguarda l’impianto di trasporto collettivo tra la città di Trento e il Monte Bondone è confermato il finanziamento ministeriale sul primo lotto dei lavori pari a 37,5 milioni di euro, tempo di realizzazione previsto circa 5 anni.