Il fatto
sabato 30 Novembre, 2024
di Davide Orsato
Accerchiato, con fare minaccioso. Spaventato e derubato della sua «paghetta». È stato un brutto episodio quello che è accaduto nella tarda serata di martedì in pieno centro a Pergine, dove un ragazzo di quindici anni è stato rapinato da due suoi coetanei. Il fatto è accaduto in viale Dante, all’altezza del supermercato. Il giovane, perginese, sarebbe stato avvicinato dai due ragazzi, anche loro giovanissimi che, una volta assicuratisi di essere da soli e che nelle vicinanze non ci fossero persone che potessero venire in aiuto, gli hanno cominciato a chiedere con fare intimidatorio di consegnare loro il portafoglio. In un primo momento, la vittima avrebbe tentato di resistere, poi, preoccupata per quanto sarebbe potuto accadere, ha consegnato loro quanto richiesto. Gli aggressori se ne sono poi andati, non senza riferire qualche ulteriore minaccia, con l’intenzione, magari, di far sì che il quindicenne fosse spinto a non denunciare per la paura.
Ma non è andata così. Il ragazzo, aiutato dalla sua famiglia, ha chiesto aiuto ai carabinieri, che sono intervenuti. La compagnia di Borgo ha poi intercettato due dei presunti rapinatori.
Che sono risultati essere, per l’appunto, due adolescenti: uno di loro è un quattordicenne, l’altro ha un anno di più, la stessa età del rapinato. Entrambi risultano risiedere nell’Alta Valsugana. Di loro si sta occupando, ora, la Procura della Repubblica presso il tribunale per i minori di Trento.
Non è noto, al momento, se le due persone individuate conoscessero la vittima o se ci fossero altre persone coinvolte.
Altre volte, in zona, si è parlato di criminalità minorile, talvolta, scomodando il termine «baby gang». Nel 2022 ha fatto rumore il video di una rissa avvenuta a pochi metri dall’ingresso del palazzetto del ghiaccio di Pergine, ripresa con i telefonini e diffusa in diversi canali social. Anche in questo caso, i protagonisti avevano quindici anni o poco più.
Molte altre le segnalazioni, arrivate, anche negli anni successivi, sul treno della Valsugana, dove si sono verificati diversi episodi di disturbo ai passeggeri, con anche la denuncia di qualche furto e tanti casi di aggressione a personale di servizio, in particolare controllori di Trentino Trasporti. Ma c’è anche il capitolo droga, con operazioni che hanno visto coinvolto, nel ruolo di spacciatori anche ragazzi giovanissimi. Tra il 2020 e il 2022 qualcuno scomodò la pandemia Covid come origine del disagio. Ora è decisamente troppo tardi per farlo.