Il disservizio
domenica 1 Dicembre, 2024
di Gabriele Stanga
Black friday, sì, ma non per le ragioni preventivate. La giornata degli sconti quest’anno rischia di venire ricordata dai negozianti più per i tanti problemi nei pagamenti elettronici che per i cospicui incassi. Anzi, in un mondo in cui il contante circola sempre meno, anche per le spese di minore entità, non poter usufruire del Pos significa in molti casi andare incontro a perdite economiche.
Circuiti bloccati
Ed è quello che successo questo fine settimana in tutta Italia: i circuiti di pagamento telematico gestiti dall’azienda francese Worldline hanno smesso di funzionare per via di un danneggiamento alla rete. I problemi sono cominciati giovedì mattina e sono continuati fino alla giornata di ieri, quando la Banca D’Italia (non responsabile del disservizio) ha comunicato che la funzionalità dei sistemi risultava ripristinata. A livello nazionale i danni sono stati stimati da Confesercenti in decine di milioni.
Paissan: «Il contante serve ancora»
«Per le piccole attività commerciali del Trentino il blocco dei pagamenti elettronici è stato l’ennesimo fattore negativo in un quotidiano già complesso» commenta il presidente di Confesercenti del Trentino Mauro Paissan, che si è poi soffermato sulla necessità di maggiori garanzie: «Proporre l’eliminazione totale del contante oggi si dimostra una scelta insostenibile e inadeguata. Non possiamo permettere che i negozianti paghino il prezzo di un sistema che non garantisce l’affidabilità necessaria». Servono quindi «equilibrio e flessibilità per rispondere alle esigenze di imprese e cittadini, tutelabili tramite strumenti alternativi come il contante, fondamentale ancora oggi per molte transizioni quotidiane». Una situazione molto diffusa anche nei supermercati e negli esercizi commerciali di altro genere.
I negozi del centro
Dal disservizio sono stati colpiti soprattutto i bar del centro, a cominciare da quello del Teatro Sociale: «C’è stato un problema fino a ieri mattina – spiega il gestore Walter – Non tutte le carte non funzionavano, ma molti arrivavano alla cassa e non potevano pagare. Ormai i ragazzi sono abituati a utilizzare solo il bancomat e quindi non avevano contanti. Per cui li abbiamo lasciati anche andare senza pagare». Per fortuna, però, molti sono tornati appena in possesso di contante: «Soprattutto i ragazzi sono onesti e responsabili, alcuni più maturi un po’ meno». Una battuta, poi, sul tema contante: «Abbiamo l’obbligo di avere il pos ma dovrebbe esservi anche l’obbligo di avere liquidi, per affrontare casi come questi». Qualche danno anche alla Bottega del caffè Dersut di via Belenzani: «Per due giorni abbiamo avuto difficoltà tanto che la gente andava a prelevare ma spesso non funzionava nemmeno quello – commenta Eugenio – In questa zona ci sono stati più problemi». E infatti al coro si unisce Valentina della Casa del cioccolato: «Soprattutto venerdì ci sono stati tanti malfunzionamenti, speriamo che ora sia risolta perché oggi sarà un bel via vai – Qualche perdita c’è stata sicuramente, un paio di clienti sono tornati oggi a pagare». Con lei anche Lorena dal vicino Sosi: «Alcuni clienti capiscono altri meno, è un bel via vai quando ci sono questi malfunzionamenti, per fortuna tanti hanno ancora il contante e abbiamo contenuto le perdite». Si era già attrezzato per l’occasione, invece, Domenico del negozio di abbigliamento Senza Fine: «Era già successo qualche mese fa e avevamo avuto perdite importanti. Quindi ci siamo preparati con un pos virtuale e siamo riusciti a cavarcela in questo modo» il suo commento. Chiudono la fila Michele e Luca di Salone Gianni: «Ha avuto problemi chi pagava col circuito Nexi, mentre chi si appoggiava a Cassa Rurale, in generale, ne ha riscontrati meno. Acuni clienti hanno lasciato in sospeso e ripasseranno, altri sono risuciti a pagare in contanti. Quindi nonostante un po’ di rallentamenti, alla fine il peggio è passato».