politica

domenica 8 Dicembre, 2024

Campobase, Maule eletta segretaria

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La consigliera provinciale prende in mano una forza politica che «sta crescendo e che si sta radicando sul territorio, parte del centrosinistra»

«C’è soprattutto la difficoltà di dare alla politica un linguaggio nuovo; di stabilire nuove modalità di confronto e incontro; di far comprendere che la politica – come la intendo io – è dare alle persone la possibilità di costruire un futuro diverso da ciò che oggi è il presente». Chiara Maule, eletta ieri segretaria di Campobase, ha impostato il suo intervento su questa tesi. Un ritorno, dunque, alla politica fatta di idee, di confronti, di sguardi lunghi verso un futuro da costruire, oltre la mera realtà da gestire. O mal gestire. Perché era scontato che ieri, al secondo congresso del partito a Lavis, non si accennasse all’inchiesta giudiziaria che ancora una volta mette in luce i perversi intrecci tra mondo politico e mondo imprenditoriale.
Insomma, Maule crede ancora nella politica, quella — come si dice in questi casi — con la P maiuscola. «Dalle pagine dei giornali di questi giorni — ammette però la nuova segretaria nel suo intervento davanti all’assemblea — la politica ne esce ammaccata, subalterna agli interessi economici di pochi gruppi e di poche persone. Saranno i giudici, alla fine dell’iter giudiziario, a dirci se questa immagine è un’immagine reale e in che misura. In ogni caso — continua — mi permetto di ribadire che per me la politica è altro rispetto a tutto ciò che è emerso in questi giorni. L’interesse generale e il bene collettivo non devono mai soggiacere agli interessi economici di qualcuno. Non devono mai cedere il passo alla fame di profitto di persone che perseguono solo il proprio tornaconto. La politica, per noi, è fatta di regole, di percorsi chiari e trasparenti, di progettualità condivisi».
La segretaria ha poi tracciato le linee del partito di cui assume la guida: «Un partito popolare, civico e territoriale», lontano dai «pericoli del populismo». Populismo che, secondo lei, incarna il centrodestra che governa la Provincia. Su molti temi, ma a che su quello a maggior tasso di populismo, come quello che riguarda il tema dell’immigrazione: «La giunta ha smantellato la precedente politica di accoglienza diffusa, concentrando in particolare a Trento i richiedenti asilo, riducendo drasticamente i servizi di accompagnamento e facendo crescere così, come era evidente, i problemi di sicurezza dei cittadini. Ha rinunciato — afferma — ad esercitare un ruolo attivo e positivo nella gestione del fenomeno»
Critica anche l’azione dell’esecutivo provinciale su altri fronti: «La nostra giunta provinciale si presenta con il vestito della festa per gli annunci, ma poi, all’atto pratico, dimostra tutta la sua incapacità nel fare programmazione di lungo periodo e di avere una visione coordinata e non settoriale». Che dovrebbe invece concentrarsi su «sviluppo e welfare, su giovani, lavoro, casa». E sull’autonomia, un concetto difeso strenuamente da Chiara Maule: «Siamo per una autonomia innovativa. Perché se l’Autonomia speciale non elabora e non percorre piste innovative, a cosa serve? Per copiare modelli e politiche delle grandi pianure o dello Stato, bastano le Autonomie decentrate, non serve la specialità».
Nel suo intervento, la segretaria ha poi confermato la posizione del partito — presente ormai in molti Consigli comunali e anche in Consiglio provinciale con Francesco Valduga, Michele Malfer, Roberto Stanchina e la stessa Maule — nel centrosinistra, contro il centrodestra, collocata nell’Alleanza democratica autonomista (Ada) di cui Campobase è forza fondante e costitutiva. E non a caso, alla nuova segretaria arrivano le congratulazioni del Pd, altra forza di Ada: «Il Partito Democratico del Trentino si congratula con Chiara Maule per la sua elezione a Segretaria di Campobase. Come forza politica alleata — scrive in una nota il segretario dem Alessandro Dal Ri — siamo certi che con la sua guida competente e appassionata, Campobase continuerà a dare un contributo significativo per affrontare le sfide comuni che riguardano il futuro del nostro Trentino».