Politica
martedì 10 Dicembre, 2024
di Leonardo Omezzolli
Fratelli d’Italia esce dalla maggioranza e resta in bilico il futuro di Mauro Malfer, per ora ancora assessore anche se attorno alla sua figura c’è una forte pressione oggetto di animate discussioni che hanno incrinato l’intera tenuta della squadra di governo. La sindaca di Riva Cristina Santi non ha convinto tutti i suoi compagni di viaggio politico, tanto che Fratelli d’Italia ha ufficializzato l’uscita dal governo della cittadina lacustre e lo ha formalmente comunicato durante la riunione fiume di ieri sera, durata quasi 4 ore, e voluta espressamente dalla prima cittadina per spiegare la sua posizione e l’inchiesta «Romeo» che la vede coinvolta. «Da parte nostra non c’è alcun giudizio sulla persona o ricerca di giustizialismo – ha sentenziato la commissaria rivana di Fratelli d’Italia Elisabetta Aldrighetti -, ma visto quanto emerso dall’inchiesta e valutato anche il percorso fatto sin qui in questi quattro anni comunico che Fratelli d’Italia esce dalla maggioranza». Sebbene i rapporti non siano mai stati idilliaci, lo smarcamento, questa volta è netto e, al momento, irrecuperabile. Un chiaro segnale politico che avrà ripercussioni inevitabili su tutti gli equilibri e il capitolo Mauro Malfer lo dimostra a chiare lettere. L’ormai fu maggioranza, ieri sera alle 18 si è presentata al gran completo decisa ad ascoltare quanto sta accadendo in questi giorni dallo scoppio del terremoto politico giudiziario che la vede indagata per una serie di condotte illecite ascrivibili, secondo le indagini, a «diversi episodi di abuso e omissione d’atti d’ufficio che metterebbero in luce una gestione personalistica e clientelare della cosa pubblica». La giornata, però, non è stata delle più semplici perché le tensioni politiche attorno alla prima cittadina rivana si stanno intensificando e sarà necessario, ora più che mai, dal suo punto di vista, barricare la solidità della propria posizione al fine di rimanere la candidata sindaca per le prossime elezioni amministrative del 4 maggio 2025; al netto di altre rischiose defezioni. I capi d’imputazione a suo carico, quindi, dovranno essere spiegati non solo in tribunale, ma prima di tutto ai propri compagni di viaggio politico. La riunione di ieri doveva servire a guardarsi in faccia tastando con mano la solidità della coalizione verificandone la tenuta in tutte le sue parti. In primis tra il sodalizio Patt e la Lega e in subordine all’interno di questo stesso partito. A livello provinciale le timide rassicurazioni del presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, che ha commentato la volontà di non dimettersi della prima cittadina con «è una sua scelta», aprono le porte ad una chiaro momento di osservazione. La posta in palio è alta e il rischio di perdere il governo della cittadina lacustre è alto con un danno d’immagine per tutta la Lega provinciale di non poco conto. Fratelli d’Italia, questo lo sa e non sono certo un mistero i bisticci di una convivenza che in suolo rivano non è certo stata delle migliori. Inevitabile, quindi, la decisione finale valutata definitivamente dopo aver ascoltato le parole della sindaca. Ed ecco perché già dalla prima mattina l’annunciata spartizione delle deleghe, che santi è decisa a distribuire per tutelare le singole aree tematiche, è stata accolta con un certo gelo. Nessuno si è voluto sbilanciare lasciando che Santi stessa esponesse la propria decisione anche perché la prima cittadina sarebbe detentrice del bilancio, dei tributi, del personale, delle attività economiche, della viabilità, del turismo, delle associazioni turistiche, degli affari generali, della polizia locale intercomunale, del corpo dei vigili del fuoco volontari di Riva. Insomma un’alta concentrazione di deleghe anche importanti. La discussione però si è arenata su più aspetti e non è ancora conclusa perché si è aperto il nodo Mauro Malfer, anch’egli indagato nell’inchiesta «Romeo». Un dibattito serrato tra tutte le parti che non ha prodotto alcun risultato nonostante l’ostinazione di una parte dei presenti. Malfer è, ancora per oggi, assessore. Ma non è detto che lo rimarrà per molto. Il confronto continuerà in questa giornata perché a un punto si deve arrivare. La notte avrà forse portato qualche consiglio o quantomeno un nuovo tassello politico sugli equilibri della città di Riva.
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