L'accaduto

martedì 10 Dicembre, 2024

Trento, la denuncia di uno studente: «Io rapinato in via San Marco, ora sono stufo»

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Due ragazzi aggrediti in centro da tre persone due delle quali sono poi fuggite

Nella notte tra il 6 e il 7 dicembre, intorno alle tre e mezzo, due giovani universitari sono stati vittime di un grave episodio di aggressione e furto con destrezza in via San Marco nel cuore della città. Il fatto ha visto coinvolti tre uomini stranieri, che si sono avvicinati ai ragazzi con la scusa di chiedere un accendino per poi arrivare a minacciarli con un coltello per denaro. Uno dei tre uomini ha approfittato di un momento di distrazione per sottrarre un portacarte di valore a uno dei ragazzi, contenente documenti personali, carte di credito e una somma di denaro. Quando i due studenti si sono resi conto del furto, hanno immediatamente reagito cercando di fermare il gruppo.
Nel corso della fuga, uno dei tre ha spruzzato spray urticante contro Cesare Zago, 22enne originario di Padova e studente al secondo anno d’ingegneria ambientale, che ha riportato un’irritazione agli occhi e una ferita alla mano sinistra. L’altro ragazzo, che ha preferito rimanere anonimo per questione di sicurezza, essendo colui che ha perso i documenti, è riuscito a bloccare uno dei tre malviventi, mentre gli altri due complici riuscivano a dileguarsi. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, che hanno preso in custodia l’aggressore fermato. La sua identità non è stata resa nota, mentre sono in corso le indagini per identificare e rintracciare i complici ancora in fuga. Zago è stato accompagnato all’ospedale Santa Chiara per accertamenti a causa del dolore alla mano sinistra, che si era ferito durante la colluttazione, ma fortunatamente gli esami medici hanno escluso lesioni.
Lo studente padovano ha infine voluto dichiarare: «Mi ritengo fortunato che io e il mio amico siamo di buona corporatura e per quanto possibile ci siamo fatti valere. Oggigiorno bisogna stare attenti e non essere mai superficiali sui potenziali rischi che si possono correre perché purtroppo queste cose succedono dappertutto e dove meno te l’aspetti. Non oso immaginare a cosa sarebbe successo se al posto nostro ci fossero state delle ragazze o qualcuno da solo. Non mi sarei mai immaginato di subire una cosa del genere, anche perché quella strada l’ho fatta centinaia di volte e ritengo o almeno ritenevo Trento una città abbastanza sicura. Ringrazio le forze dell’ordine che sono state reattive alla chiamata e ci hanno soccorso. E se mi permettete mi sono stufato di queste persone che creano problemi alla gente che cerca di costruirsi un futuro impegnandosi in ciò che fa, mentre questi parassiti se ne vanno in giro a piede libero come se niente fosse».