Il dibattito
martedì 10 Dicembre, 2024
di Leonardo Omezzolli
Fuochi d’artificio anacronistici, lesivi dell’incolumità della fauna e degli animali domestici e inquinanti. Questo il punto fermo di Europa Verde che ne chiede la sospensione da tutto il territorio altogardesano dopo l’ultimo spettacolo pirotecnico andato in scena venerdì sera per l’annuale spettacolo dell’Immacolata, inserito nel calendario di eventi del Mercatino di Natale arcense e sollecita il vicesindaco di Arco, nonché veterinario, Roberto Zampiccoli a prendere una posizione chiara e netta a riguardo di queste iniziative. «Ci sentiamo in dovere di esprimere la nostra ferma contrarietà ai fuochi d’artificio – spiegano dal circolo altogardesano – che si sono svolti e alla scelta di continuare a utilizzare questa pratica obsoleta e dannosa. Tale evento, non solo ha dimostrato un grave disinteresse verso la tutela ambientale e il benessere animale, ma evidenzia anche un preoccupante disallineamento con i valori di sostenibilità e rispetto che è fondamentale perseguire per il benessere della comunità e dell’ambiente. Come ben noto – sottolineano – i fuochi d’artificio rilasciano particolato fine (Pm 2,5 e Pm 10) e sostanze tossiche, quali i perclorati, che contaminano suolo, aria e acqua. Questi effetti sono documentati da numerosi studi scientifici e sono peraltro incompatibili con la promozione di un turismo sostenibile sulla quale non è più possibile indugiare. Inoltre, gli effetti del rumore e delle luci improvvise sono devastanti per la fauna selvatica e domestica, causando episodi di panico, fughe e lesioni». La sezione altogardesana di Europa Verde si rivolge direttamente al vicesindaco e veterinario Zampiccoli: «Richiamiamo in particolare l’attenzione sul vicesindaco il quale, pur essendo un veterinario, pare non abbia tenuto conto di questi aspetti e non è intervenuto in maniera incisiva per contenere la situazione di disagio per gli animali. Non possiamo ignorare che la gestione delle amministrazioni di Arco e Riva del Garda, già gravemente compromessa dalle indagini sui suoi rappresentanti, recentemente rese note e tutt’ora in corso, si è ulteriormente distinta per scelte poco trasparenti e incoerenti con le esigenze del territorio. La decisione di promuovere i fuochi d’artificio, nonostante le severe disapprovazioni del mondo scientifico, le perplessità dei cittadini e le alternative disponibili, dimostra una distanza sempre più marcata tra chi amministra e chi vive il territorio». Per queste ragioni chiedono formalmente «la sospensione immediata dei fuochi d’artificio tradizionali sul territorio alto gardesano e la sostituzione con spettacoli sostenibili, come droni luminosi o proiezioni artistiche. Un tavolo di confronto con la cittadinanza per discutere delle priorità ambientali del nostro territorio, coinvolgendo esperti di ecologia e veterinaria. Maggiore trasparenza e responsabilità da parte delle amministrazioni. Invitiamo le amministrazioni comunali a dimostrare un cambio di passo, abbandonando pratiche dannose e abbracciando soluzioni innovative e sostenibili. La nostra comunità merita amministratori che tutelino la salute pubblica, la bellezza naturale del territorio e il benessere di tutte le forme di vita.
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