La programmazione, che si estende fino al 2027, è stata elaborata tenendo conto delle stime sul fabbisogno di personale, in base ai pensionamenti previsti secondo le leggi attuali e alla situazione delle graduatorie ancora in vigore. È stato peraltro considerato l’impatto della normativa introdotta dalla legge di assestamento 2023, che stabilisce un’alternanza tra concorsi pubblici ordinari e procedure di stabilizzazione per gli anni scolastici 2023-2024, 2024-2025 e 2025-2026.
Un elemento di particolare rilevanza del Piano riguarda il concorso per la stabilizzazione del personale insegnante della formazione professionale. Questo intervento mira a garantire la continuità e la qualità dell’insegnamento nella formazione professionale, attraverso l’assunzione a tempo indeterminato di personale qualificato e di lunga esperienza.
«La programmazione triennale ha lo scopo di offrire ai lavoratori precari una visione chiara del percorso verso la stabilizzazione, fornendo certezza sui tempi e sulle modalità di svolgimento dei concorsi – sono le parole della vicepresidente Gerosa -. Desidero ringraziare il Servizio per il reclutamento del personale scolastico per l’impegno profuso nella redazione di questo Piano, oltre a quello di poche settimane fa, consapevole che solo garantendo una stabilità lavorativa possiamo assicurare una scuola di qualità».
Il Piano triennale, pur nella sua definizione, resta flessibile e potrà subire modifiche in base alle rilevazioni annuali sul fabbisogno di personale e agli sviluppi sui pensionamenti o sulle modifiche dell’organico. Oltre alla procedure di stabilizzazione previste, l’anno 2025 vedrà anche il rinnovo delle graduatorie a tempo determinato del personale insegnante della scuola dell’infanzia e della formazione professionale, di cui alle delibere approvate in giunta nella giornata di ieri.