L'iniziativa
domenica 15 Dicembre, 2024
di Denise Rocca
A Rovereto ci sono dalle 50 alle 60 persone che quotidianamente hanno necessità di ricevere un pasto che altrimenti non riescono a reperire autonomamente. Un dato che emerge dai dati forniti da Fondazione Caritas che si occupa dei bisognosi sul territorio: 38 sono gli utenti che nel periodo invernale (da novembre ad aprile) trovano rifugio ed un pasto alla Casa di accoglienza Il Portico, altre 17 persone giornalmente, in città, si rivolgono alla rete Caritas per richiedere un pasto. Da oltre un anno in città è stato attivato un servizio di distribuzione di cestini serali per persone senza fissa dimora o che vivono ai margini ed è proprio da questa sperimentazione che è emerso il bisogno concreto di un pasto serale caldo per coloro che non sono accolti al Portico ma vivono comunque in situazione di necessità. SI tratta, oltre agli utenti del Portico, di 17 persone, che si aggiungono quindi a chi trova alloggio al centro e portano ad un numero variabile fra 50 e 60, giornalmente, le persone che si rivolgono ai volontari per un pasto donato.
La delibera comunale che dà il via concreto all’iniziativa è dell’altro ieri, ma l’idea nasce da questa prima sperimentazione e osservazione del territorio e delle necessità di chi vive ai margini. È nato un tavolo di co-progettazione composto da Caritas, membri delle parrocchie locali e dal Servizio sociale del Comune di Rovereto: questo gruppo ha predisposto un progetto per offrire un servizio strutturato e unitario di mensa serale, che possa diventare un riferimento e un punto sicuro per i bisognosi che si trovano in città. Ora il Comune ha deliberato una spesa di circa 31 mila euro per l’adeguamento di un locale adiacente al Portico, nello stabile della Rsa Vannetti, che al momento viene utilizzato in misura ridotta dalla casa di riposo e può essere riconvertito per un utilizzo diverso, in modo da allestire una mensa serale offrendo un pasto caldo a chi ne ha bisogno. I lavori prevedono la realizzazione di un ingresso indipendente per lo spazio e la dotazione degli arredi necessari ad accogliere le persone e permettere loro di ricevere e consumare un pasto caldo. Ad occuparsi concretamente di preparare i pasti e servirli ai bisognosi sono i volontari delle parrocchie roveretane e persone singole che si sono aggiunte nel corso di questo anno per offrire il proprio tempo a chi ne ha necessità. «Non si tratta solo di rispondere all’esigenza molto concreta di un pasto caldo – spiega l’assessora alle politiche sociali del Comune di Rovereto Arianna Miorandi – ma di strutturare uno spazio nel quale i volontari possano operare in sicurezza e le persone essere accolte creando anche una relazione. Un luogo fisico, invece di singoli interventi, permette di creare un punto di riferimento e anche di monitorare la situazione in modo organico».
La mensa serale, nelle intenzioni del Comune, promuoverà anche un senso di comunità e solidarietà, l’integrazione delle risorse locali, il coinvolgimento dei volontari e la sensibilizzazione della comunità. «Elementi chiave – si legge fra le motivazioni della delibera che assegna le risorse economiche per lo svolgimento dei lavori di adeguamento della sala destinata a punto di sostegno sociale – per affrontare la crescente vulnerabilità sociale». «Speravamo di arrivare entro Natale ad allestire gi spazi – spiega Miorandi – i tempi sono andati un po’ più lunghi del previsto, sarà quindi aperto verosimilmente a inizio anno».
Il dato raccolto dai volontari roveretani che hanno individuato il bisogno di offrire un nuovo punto di aggregazione alle persone che “sfuggivano” all’offerta dei servizi di sostegno in città si inserisce in numeri molto significativi sulla povertà in Trentino, raccolti e diffusi da Fondazione Caritas: nel 2023, in Trentino, su una popolazione di 545.000 abitanti, quasi 58 mila persone sono a rischio di povertà o esclusione sociale e oltre 17.000 affrontano una grave deprivazione materiale e sociale. Le domande di accoglienza per le persone senza dimora sono praticamente raddoppiate, passando da 926 nel 2022 e 1.767 nel 2023. Nel 2023, sono state 781 le persone accolte nelle due strutture principali della Fondazione Caritas Diocesana, ovvero la Casa di Accoglienza Mons. Bonamelli di Trento e Il Portico di Rovereto. La rete Caritas ha fornito nel 2023 interventi economici per circa 700 mila euro, oltre ai primi aiuti materiali alle persone in stato di bisogno. Le attività di “Infondo speranza” e del Fondo straordinario di Rovereto hanno distribuito oltre 610.000 euro negli ultimi tre anni, sostenendo 1.341 beneficiari.
Il tema del contrasto alla povertà entra anche nell’attuale discussione in consiglio comunale sul Dup: Fratelli d’Italia ha proposto un atto di indirizzo, in discussione martedì, che vuole impegnare la giunta a istituire un emporio solidale in collaborazione con gli enti del terzo settore entro la fine del 2025.
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