Il lutto
domenica 15 Dicembre, 2024
di Marco Mucchi
Si è svolto ieri il funerale di Maria Concetta Romano, la donna che a 43 anni ha lasciato il marito Marco Ioris e la figlia di appena 10 anni. «Oggi per Mary è Natale – così ha esordito don Daniele Armani, il parroco di Denno, dove risiedeva la donna – si è fatta grotta, si è fatta luogo d’incontro. Nell’ultimo mese sono state molte le persone che sono venute a farle visita e intorno a lei si è creato uno spazio nuovo, ricco di vicinanza e preghiera».
La chiesa parrocchiale era gremita di familiari, amici e conoscenti, tanto che molti non hanno potuto entrare all’interno. «Mary si è fatta Natale per noi e ha raggiunto la sua meta – ha detto il parroco – in un mondo che vive di piccoli passi lei ci ha insegnato la grande meta. Si è fatta grotta, come il luogo spoglio dove nessuno vorrebbe entrare, ma che lascia spazio per accogliere. Natale non è il 25 dicembre, ma è il giorno in cui ognuno di noi sceglie di far entrare Dio dalla propria porta».
Maria Concetta è sempre stata molto devota e ha avuto diversi scambi con don Daniele soprattutto nell’ultimo periodo: «Un giorno è venuta a confessarsi e mi ha raccontato tutta la sua vita, le sue gioie e le sue fatiche, le sue conquiste e i suoi peccati. Infine ha concluso dicendo che la malattia le aveva fatto capire ciò che contava di più nella vita, ciò che valeva la pena di vivere fino in fondo, cioè la sua famiglia».
Le volontà di Maria sono state quelle di vivere i suoi ultimi giorni con sua figlia e suo marito, oltre che il resto della sua famiglia venuta da Siracusa, suo luogo di provenienza. «Li ha preparati giorno per giorno, aveva capito che da questo mondo non ce ne si può andare via da un momento all’altro, non se si è amati – ha detto ancora don Daniele nella sua omelia – Lei ha lasciato andare i suoi cari, non li ha stretti a sé, ma li ha resi consapevoli. Quando nella vita incontri Gesù, non dai più peso al passato, sei rinnovato nel presente e per il futuro, questo è ciò che è successo a Mary». In conclusione sono nate delle riflessioni dalla comunità, ricordi della sua vita, ringraziamenti verso la famiglia e verso il personale sanitario che l’ha seguita negli ultimi anni.
La folla proveniva da tutta la Val di Non e oggi in Sicilia, nel suo paese d’origine, verrà celebrata una messa in suo ricordo. Il parroco infine ha concluso: «Mary è tutto l’amore che ha donato e tutto quello che ha ricevuto».