cronaca
lunedì 16 Dicembre, 2024
di Redazione
Ancora un episodio di aggressione nei confronti dei sanitari che questa volta ha riguardato un infermiere del Servizio per le dipendenze (Serd) di Trento. Il sindacato Nursing Up ha commentato a caldo l’aggressione con una nota che denuncia con preoccupazione l’elevato numero di eventi simili accaduti in Trentino. Riceviamo «continue segnalazioni di nuove aggressioni fisiche e verbali, che oltre ai danni fisici procurano al personale interessato problematiche psicologiche» si legge nella nota. Situazione che ha generato una frustrazione crescente tra infermieri e personale medico i quali «si sentono sempre più soli e abbandonati da chi li dovrebbe tutelare».
Il sindacato ha anche annunciato che domani alle 16 ci sarà una riunione del tavolo sindacale aziendale sulla problematica delle aggressioni, un momento utile per chiedere «atti concreti» da parte delle istituzioni. Tra le problematiche, il personale infermieristico e medico del Serd carente, la presenza dei vigilantes insufficiente e una maggior presenza delle forze dell’ordine necessaria per garantire la tutela dei professionisti.
Anche l‘Ordine delle Professioni Infermieristiche della Provincia di Trento ha espresso vicinanza all’infermiere coinvolto in questo episodio violento e ha condannato «con fermezza» le continue e ripetute aggressioni ai danni di professionisti sanitari attraverso una nota.
«Questi atti di violenza – si legge – non solo mettono a rischio l’incolumità degli operatori sanitari, ma ledono gravemente il nostro sistema sanitario provinciale, fondato sui valori di cura, rispetto e tutela della dignità umana».
La situazione, conclude l’Ordine, è «ormai divenuta insostenibile e intollerabile» e chiede alle Istituzioni «massima priorità di intervento per garantire la sicurezza e l’incolumità dei professionisti all’interno delle strutture sanitarie e socio-sanitarie».
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L'ex primario sceglie poche parole dopo la pronuncia dei giudici. Erano 21 le parti offese, tra cui la ginecologa forlivese Sara Pedri, sparita e introvabile dal 4 marzo 2021, dopo aver dato le dimissioni