Finanziamento
mercoledì 18 Dicembre, 2024
di Marco Ranocchiari
Dal ponte alla Cacciatora al diedro delle Sarche, fino ai paramassi su Montalbano a Mori Vecchio. Ieri il governo ha annunciato il via libera a un finanziamento di quasi 21 milioni di euro per tre progetti strategici contro il rischio idrogeologico in Trentino.
Il finanziamento
La Provincia ha chiesto il finanziamento nell’ambito del Piano nazionale degli interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico. Da Roma arriveranno, nello specifico, 20 milioni e 782mila euro. Piazza Dante completerà la spesa con altri 6,7 milioni. I progetti ricadono nei territori comunali di Madruzzo, Mori e Mezzocorona. «L’obiettivo è quello di avviare le opere non appena i fondi saranno disponibili», riferisce la Provincia in un comunicato stampa.
Ponte alla Cacciatora
Una delle tre opere riguarda il rifacimento del ponte alla Cacciatora, tra Mezzocorona e San Michele all’Adige, nel tratto attraversato dal fiume Adige. Un ponte cruciale per la viabilità della zona. Ma «ormai presenta una sezione idraulica insufficiente a garantire una sicurezza adeguata in caso di piene del fiume», si spiega. Il rifacimento permetterà di aumentare la capacità di deflusso delle acque. L’intervento richiede una spesa di 21,1 milioni. La parte relativa alla viabilità sarà finanziata dalla Provincia.
Diedro delle Sarche
Un altro progetto interessa il diedro delle Sarche, un grande prisma di roccia colonnare che si trova nel versante meridionale del monte Dain, poco a sud dell’abitato di Sarche di Calavino (Madruzzo). Si tratta di una formazione alta 45 metri e larga 12 sospesa su una mensola rocciosa, con un volume di 5mila metri cubi di roccia potenzialmente instabile. L’intervento prevede il consolidamento del diedro attraverso l’installazione di barre e tiranti per ancorare il volume roccioso all’ammasso retrostante, accompagnato dalla costruzione di una struttura di rinforzo. L’importo stimato è di 3,8 milioni.
Mori Vecchio
Infine l’opera a monte dell’abitato di Mori Vecchio. Questo progetto si inserisce nel solco del lavoro già intrapreso con la costruzione di un vallotomo e l’installazione di reti di consolidamento in parete. Il nuovo intervento prevede l’installazione di barriere paramassi lungo il versante. L’importo previsto si attesta sui 2,6 milioni.
«Prioritario ridurre il rischio»
«Il Trentino è una terra straordinaria, ma al tempo stesso fragile e orograficamente complessa. Per questo motivo — osserva il presidente della Provincia Maurizio Fugatti — la riduzione del rischio è una priorità imprescindibile. La Provincia mette ogni anno in campo ingenti risorse, ma è fondamentale attingere anche a finanziamenti sovra provinciali». Gli fa l’assessora Giulia Zanotelli, con delega alla difesa idrogeologica: «La nostra azione è focalizzata sulla sicurezza dei cittadini, la protezione del territorio e la valorizzazione delle risorse naturali».