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venerdì 10 Gennaio, 2025

Demolita la pizzeria alle «Laste»: al suo posto sorgerà una palazzina con 12 appartamenti

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Il locale aveva chiuso i battenti mesi fa. La preoccupazione dei residenti: «Strada troppo stretta. Peggioreranno i problemi di viabilità»

E’ iniziata la demolizione della palazzina della storica pizzeria delle «Laste». Dopo la chiusura definitiva dell’attività, con gran dispiacere dei clienti affezionati, l’impresa che dovrebbe realizzare al posto del vecchio stabile una palazzina con 12 appartamenti ha dato il via ai lavori. Il locale, aperto nel 1974 da Guido Rizzi, per tutti «il baffo», e dalla moglie Flora, è stato per lungo tempo un punto di riferimento per la comunità trentina: offriva un’ottima la cucina e la zona è strategica, a pochi passi dal santuario della Madonna delle Laste.
Il locale, una volta sinonimo di calore, accoglienza e familiarità, lascia spazio alla costruzione di una palazzina a tre piani con 12 appartamenti. «Sicuramente il restyling dell’edificio esistente avrà un notevole impatto nell’area — afferma Monica Ioris, consigliera e rappresentante della zona— Sorgerà un palazzo di tre piani». La consigliera Ioris spiega quali saranno gli effetti dei lavori previsti.
Il comune di Trento ha rilasciato la concessione edilizia per l’ampliamento dello stabile. Il locale è ormai chiuso da parecchi mesi ed ora con l’inizio dei lavori e la demolizione del tetto e di parte delle mura esterne dello stabile scompare plasticamente una parte del panorama urbano che aveva caratterizzato il quartiere. La pizzeria era molto nota e frequentata anche perché si era specializzata in prodotti per celiaci e in impasti particolari a facile digeribilità che erano molto apprezzati e conosciuti dai trentini. Questo progetto ha provocato un forte disaccordo da parte dei residenti. Infatti, la zona presenta un problema di viabilità. Via Gianordoli, nonostante sia pensata per il doppio senso di circolazione, è stretta e complica la circolazione delle auto. La scarsa comodità per gli autisti è da anni fonte di lamentele e preoccupazione, sia per chi percorre abitualmente la strada per tornare a casa, che per chi è di passaggio. Il fatto che il progetto non preveda di allargare la strada, preoccupa ulteriormente gli oltre 200 residenti che abitano in zona, perché la costruzione del palazzo comporterebbe un cambiamento urbanistico tale da aggravare la situazione già spiacevole.
Dopo le prime notizie sul progetto di trasformazione dello stabile, la circoscrizione Argentario, ha intrapreso una richiesta di approfondimento, per verificare se si potesse intervenire in qualche modo. Ma le ricerche non hanno avuto l’effetto sperato. Infatti hanno scoperto che la vendita non poteva essere bloccata in alcun modo; sia dal punto di vista giuridico che urbanistico risultava tutto in regola, lasciando ai residenti poco margine di azione. Scegliendo di non subire passivamente le decisioni riguardo alla loro zona di residenza, la circoscrizione si è attivata fin da subito per avere i chiarimenti necessari. Attualmente non risulta ancora chiaro il motivo per cui nel cantiere sia assente il classico cartello che riporta l’andamento dei lavori, dato che in questo modo rimangono ignote le date di inizio e di fine dell’intervento. Al momento neanche sul sito dell’impresa sono reperibili maggiori informazioni, quindi i diretti interessati rimangono in attesa di delucidazioni al riguardo.