medioriente
martedì 14 Gennaio, 2025
di Sara Alouani
Hamas ha dato il suo ok alla bozza di accordo per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e il rilascio di 33 ostaggi. Lo hanno affermato due funzionari coinvolti nei colloqui. L’Associated Press ha ottenuto una copia dell’accordo proposto e il funzionario egiziano e quello di Hamas ne hanno confermato l’autenticità. Il piano dovrà essere sottoposto ora al Gabinetto israeliano per l’approvazione finale. Intanto, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu sta incontrando il ministro delle Finanze di estrema destra Bezalel Smotrich per convincerlo a non dimettersi dal governo se dovesse essere approvato l’accordo di un cessate il fuoco a Gaza. Questa mattina, il ministro della Sicurezza nazionale israeliano di estrema destra, Itamar Ben-Gvir, aveva esortato Smotrich a dimettersi insieme a lui in caso Israele accettasse la tregua con Hamas.
Le tre fasi dell’accordo
L’accordo articolato in 3 fasi, basato su un quadro delineato dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden e approvato dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite – inizierebbe con il rilascio graduale di 33 ostaggi nell’arco di 6 settimane, fra cui donne, bambini, adulti anziani e civili feriti, in cambio di centinaia di donne e bambini palestinesi detenuti da Israele. Fra i 33 ostaggi ci sarebbero 5 soldatesse israeliane, ognuna delle quali verrebbe rilasciata in cambio di 50 prigionieri palestinesi, fra cui 30 militanti condannati all’ergastolo. Alla fine della prima fase dell’accordo, tutti i civili – vivi o morti – verrebbero rilasciati. I dettagli della seconda fase saranno poi da negoziare durante la prima. Questi dettagli rimangono difficili da risolvere e l’accordo non include garanzie scritte che il cessate il fuoco continuerà fino al raggiungimento di un accordo. Ciò lascia la possibilità che Israele riprenda la sua campagna militare dopo la fine della prima fase. I tre mediatori tuttavia – cioè Usa, Qatar ed Egitto – secondo quanto riferito da un funzionario egiziano hanno dato a Hamas garanzie verbali che i negoziati continueranno come previsto e che faranno pressione prima della fine della prima fase per un accordo per attuare la seconda e la terza fase.