Vallagarina
giovedì 16 Gennaio, 2025
di Denise Rocca
Il secondo furto in pochi mesi alla pasticceria Dario di Volano lascia titolari e dipendenti nella paura di recarsi al lavoro. La dinamica dell’ultimo furto subito, nella notte fra lunedì e martedì, è identica a quella del 28 ottobre scorso spiega uno dei due soci titolari della pasticceria, Lorenzo Dallapè: «Sono passati dal parcheggio della pasticceria – racconta – hanno tagliato la rete del parco giochi e sono passati da lì. Forzato la porta, e andati dritti a prendere il fondo cassa. Sapevano anche dove trovare il cacciavite che hanno usato per forzare il cassetto dove teniamo le spolette del cambio moneta, cacciavite che poi hanno mollato per terra. Non hanno fatto danni inutili, non hanno praticamente cercato altro, sono andati a colpo sicuro». Il danno e la refurtiva sono parecchie centinaia di euro, ma la cosa peggiore è lo stato d’animo con il quale ora, all’indomani del secondo furto in tre mesi, il terzo in un anno e mezzo nello stesso stabile, i due titolari e i loro dipendenti vanno al lavoro.
«La cosa peggiore – continua Dallapè – è che oggi il mio pasticcere ha paura, e con lui anche noi siamo a disagio. È il primo che entra al mattino, verso le 5. In ottobre lui era dentro quando i ladri sono entrati, non li ha incrociati perché sono entrati mentre scendeva a cambiarsi e accendeva i macchinari del laboratorio e hanno svuotato la cassa. Oggi ogni giorno arriva e prega che non ci sia nessuno nel locale, si chiede come reagirebbero loro e come reagirebbe lui se se li trovasse davanti». Sono cambiate anche alcune abitudini lavorative, in peggio, per dissuadere ulteriori furti: «Intanto il nostro pasticciere non lascia più la porta aperta ma immediatamente i chiude dentro e così tutti noi che arriviamo dopo fino a quando non siamo i sette del turno mattutino. Abbiamo chiuso la porta con un catenaccio e ho installato le telecamere».
Le telecamere interne sono una novità del locale, acquistate in seguito al primo furto: la scorsa notte non erano però ancora in funzione, mancavano alcune questioni burocratiche da chiudere per poter acquisire le immagini. Degli occhi elettronici potrebbero però aver immortalato i ladri: «Ci sono tre telecamere pubbliche qui fuori – spiegano dalla pasticceria Dario – una punta anche sull’entrata del locale. L’ultima volta però non funzionavano purtroppo, ho segnalato al tempo e mi avevano assicurato che avrebbero ripristinato la funzionalità in pochi giorni, quindi mi aspetto che fossero attive. Sappiamo esattamente, grazie all’allarme, quando sono entrati: dalle 2.07 alle 2.09, sentendo l’allarme devono essersene andati in fretta perché c’erano delle cose alla rinfusa, qualcosa è caduto per terra. Due minuti dove hanno preso tutto quello che potevano, qualcosa l’hanno perso per strada». Lo stabile dove si trova la pasticceria era già stato preso di mira, circa un anno e mezzo fa, quando con un pick up dei malviventi avevano sfondato la vetrina del vicino negozio di biciclette, allora le telecamere pubbliche erano in funzione e avevano ripreso la scena.
«Abbiamo fatto regolare denuncia, come anche ad ottobre – ribadisce Dallapè – speriamo ci siano le immagini». Intanto però le pratiche lavorative cambieranno di nuovo: «D’ora in poi non lasceremo più qui nemmeno un euro – racconta il titolare – io mi asusmerò il rischio di portare via il fondo cassa e la scomodità di riportarlo al mattino dopo, non posso certo chiedere ai dipendenti di assumersi queta responsabilità. Anche le monetine dovremo pensare a qualcosa, certo che è ridicolo e assurdo che debba giocare a nascondino nella mia azienda per trovare un luogo più riparato e meno evident d ove tenere le monetine del resto che per definizione dobbiamo poter raggiungere celermente quando abbiamo il locale pieno di clienti. Non possiamo nemmeno vivere così, barricati in un bar chiuso con un catenaccio e a svuotare tutto ogni volta…». A forze dell’ordine e istituzioni dalla pasticceria Dario chiedono di avere almeno certezza del funzionamento delle telecamere: «Soprattutto per la sicurezza del personale, altrimenti che servono a fare se scoprissimo che sono spente da mesi?». Anche a Marco e nei giorni scorsi sono stati segnalati tentativi di furto, in uno la proprietaria di casa era addormentata sul divano e si è ritrovata il malvivente sul balcone in procinto dii entrare da una finestra che aveva già forato.