giovedì 16 Gennaio, 2025

Gpi, il piano dell’azienda trentina: in cinque anni ricavi a 700 milioni

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Il piano 2025-2029 della realtà leader nella sanità digitale: crescita dell’8%, l’estero sale al 30%, 230 milioni di investimenti

Il 2024 dovrebbe chiudere con ricavi consolidati maggiori di 500 milioni di euro e un margine lordo – l’Ebitda, il principale indicatore di redditività – intorno ai 100 milioni. L’obiettivo 2027 è superare i 600 milioni di fatturato e un margine Ebitda di almeno il 22% dei ricavi. Il target 2029 punta a oltre 700 milioni di ricavi con un margine lordo superiore a un quarto del fatturato, quindi ben oltre i 150 milioni. In pratica, un tasso di crescita medio dell’8% annuo, con un peso dell’area software intorno ai due terzi del totale dei ricavi e la quota di fatturato all’estero che cresce fino al 30% del totale. E poi 230 milioni di investimenti su cinque anni, un indebitamento netto (posizione finanziaria netta) inferiore a due volte e mezzo l’Ebitda e un rendimento del capitale investito che cresce fino al 15%. La distribuzione di dividendi sarà costante e in linea con gli ultimi anni. Sono i principali obiettivo del Piano industriale 2025-2029 approvato ieri dal cda di Gpi, la società trentina quotata su Euronext Milano e attiva nel campo dei sistemi informativi e servizi per la sanità. Il Piano verrà presentato oggi pomeriggio alla comunità finanziaria in Borsa Italiana, a Piazza Affari a Milano.

«Negli ultimi anni siamo cresciuti tanto, investendo sul futuro, per diventare un Gruppo solido che ha conquistato sul campo la leadership nel mercato della sanità digitale, in Italia e con una progressione importante nei mercati internazionali – commenta Fausto Manzana, amministratore delegato di Gpi – Abbiamo costruito un nuovo Piano strategico industriale, con l’obiettivo di definire il percorso che ci condurrà con successo nel futuro e indicare il modo in cui intendiamo farlo. Il senso del nostro essere impresa non cambia: intendiamo offrire soluzioni che migliorano la qualità delle cure e generano valore per i nostri clienti, i nostri azionisti, i nostri collaboratori e la comunità. Si evolve l’approccio di prodotto, che guarda alle tecnologie innovative e alla redditività. Sono orgoglioso di ciò che abbiamo generato fino a oggi e confidente sul futuro che stiamo disegnando. So di poter contare su una squadra che in questi anni ha lavorato con determinazione e che, grazie ai nuovi ingressi, sarà ancora più forte per affrontare le sfide future».

Secondo Gpi, la digitalizzazione rappresenta una risposta concreta alle principali sfide che il settore sanitario sta affrontando. Le soluzioni di sanità digitale consentono infatti di ampliare l’accesso alle cure, migliorare i risultati clinici e ottimizzare l’esperienza del paziente, rafforzare le competenze professionali, rendere i processi più efficienti e sostenibili sul piano economico: un mercato che a livello globale vale più di 60 miliardi. E ora le soluzioni digitalizzate si integrano con tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale e l’«internet delle cose».
Il Piano industriale 2025-2029 si basa su quattro pilastri strategici. Il primo è il rafforzamento della componente software, che arriverà al 68% dei ricavi nel 2029, e il consolidamento del ruolo strategico in Italia. Il secondo è l’espansione sui mercati internazionali, con particolare attenzione ai prodotti software delle società acquisite Tesi, Italia, Messico, Brasile, ed Evolucare, Francia, e ai sistemi informativi trasfusionali, per i quali si parte da Europa e Nord America con obiettivo il Medio Oriente. Il terzo punto è la trasformazione dell’organizzazione verso un modello più integrato ed efficiente. Il quarto è la diversificazione del business in aree strategiche vicine al software.