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mercoledì 22 Gennaio, 2025

Ianeselli e la carica delle cinque liste: ecco le candidature, tra veterani e volti nuovi

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Partiti alle prese con nuove e vecchie proposte: tra gli aspiranti consiglieri molti presidenti delle circoscrizioni. Panetta cerca ospitalità e gli ex del Patt sono sparsi

A differenza del centrodestra, il centrosinistra il candidato sindaco ce l’ha già. Franco Ianeselli è stato indicato per un secondo mandato ormai da mesi. I partiti della sua coalizione sono quindi concentrati su come comporre le liste, cosa a cui la coalizione avversa non sta ancora pensando. Insomma, la maggioranza a palazzo Thun è in vantaggio anche su questo. Le forze in sostengo a Ianeselli, ad oggi, sono cinque, ma potrebbero diventare sei.
Il Pd e il bonus per Gilmozzi
Primo partito dell’attuale coalizione, che con ogni probabilità rimarrà primo anche al prossimo giro, il Pd si presenta con molti degli uscenti. E con Futura, che torna tra le sue fole dopo che nel 2020 si era presentata da sola. Saranno in lista anche alcuni presidenti di circoscrizione, come Alex Benetti (Bondone) e Errico Di Pippo (Oltrefersina). Ma, ai sensi del regolamento interno dei dem, non dovrebbe più esserci Italo Gilmozzi, a Palazzo Thun da tre consiliature, e in giunta due volte, con Andreatta, Paccher e Ianeselli. Il limite dei mandati vale anche per lui, ma c’è chi preme perché possa avere una deroga. Deroga che vorrebbe anche lo stesso sindaco Ianeselli, per averlo non in giunta ma in consiglio, apprezzato per le due doti di mediazione con l’opposizione.
Alleanza Verdi e Sinistra
Espressione di questa forza in Consiglio provinciale, è Andreas Fernandez, di Europa Verde. Partito che con Sinistra Italiana forma appunto Avs. Una collaborazione non sono formale, ma sostanziale, perché per tutto il mandato, seppur con alti e bassi, c’è stata intesa, e Fernandez ha rappresentato entrambi i partiti federati. Tanto che ora il nome del gruppo a palazzo Thun è proprio Alleanza Verdi e Sinistra, e non sono Europa Verde. Ora, sulle possibili candidature non c’è nulla di ufficiale. La commissione elettorale è però già al lavoro e si è riunita anche lunedì scorso, limitandosi però a definire i criteri. Altamente probabile la candidatura dell’uscente Fernandez e della segretaria di Sinistra Italiana Renata Attolini.
Campobase
Questo è un gruppo che si è formato in itinere, che non si era presentato alle scorse elezioni perché non esisteva nemmeno. Contiene ex del Patt, ex della Lista Ianeselli e c’è chi arriva anche dalla minoranza, passato in maggioranza. Sono iscritti a questo gruppo, infatti, Marcello Carli, che era candidato sindaco contro Ianeselli, il presidente del Consiglio comunale Paolo Piccoli, l’assessore Alberto Pedrotti eletto nelle Stelle Alpine e Renato Tomasi. Un partito, Campobase, che mira a diventare la seconda forza della coalizione. In lista si ripresenteranno gli uscenti, ma si cercano altri nomi nelle circoscrizioni. Gianna Frizzera presidente a Gardolo ad esempio, ma sembrano coinvolti per una candidatura anche Michele Anselmi di Villazzano e l’ex presidente della Circoscrizione di Meano Stefano Risatti.
Lista Ianeselli sindaco
Nel 2020 la lista del sindaco era denominata «Insieme per Trento». Ora diventerà ancora più esplicito il collegamento con Franco Ianeselli e il suo nome sarà stampato in grande sul simbolo. Capolista, è già deciso, sarà l’assessora Monica Baggia, ma troveranno posto come candidati anche il ricercatore Maurizio Napolitano e forse l’ex direttore del Muse Michele Lanzinger. Approdo, quello della Liste Ianeselli, anche per l’autonomista che non ha seguito il Patt a destra Alberto Pattini, mentre Tiziano Uez — che con Pattini ha fondato il gruppo Autonomisti per Trento — ha già detto che non si ricandida. Un altro nome che verrà schierato dalla lista del sindaco, quello di Spartak Malaj.
Sì Trento, assieme al centro
Una nuova lista della coalizione di centrosinistra è quella di «Sì Trento», formata dalla galassia del fu Terzo poli — Italia Viva e Azione — a cui si aggiungono Casa Autonomia e +Europa. Ci sono Massimiliano Mazzarella, Roberto Sani e altri. E sperano di poter portate il loro contributo anche a Palazzo Thun, facendo eleggere qualcuno. Ma ci potrebbe essere anche un’altra lista, quella di Silvia Zanetti e Andrea Robol. La prima era candidata alternativa a Ianeselli nel 2020, lui è stato eletto con Trento Viva. Ma non si sa se i due riusciranno a presentare una loro formazione, si sa che sono al lavoro, alla ricerca di candidati.
La diaspora autonomista
Guardando alle scorse elezioni, e seguendo la formazione delle liste per le prossime, è evidente come il Patt abbia perso per strada molti tra eletti e candidati. Primo degli eletti, la volta scorsa, era Roberto Stanchina, ora in Consiglio provinciale con Campobase. In Campobase anche il secondo degli eletti, l’assessore Alberto Pedrotti, e pure Stefano Risatti. Uez, che non ha seguito il Patt nella svolta a destra, non si ricandiderà, ma si ricandiderà invece Alberto Pattini, con la lista del sindaco. E anche Spartak Malaj, anche lui era candidato del Patt, come un’altra candidata, Marisa Posta, ora vicina a Casa Autonomia.
Panetta dove lo metto
I partiti, alle prese con la formazione delle liste, cercano ovunque candidati. Non è facile. Ma c’è il caso dell’assessore Salvatore Panetta, che sembra non lo voglia nessuno nelle proprie liste. Per un motivo: ha troppi voti, ha troppo consenso. Alle ultime elezioni ha conquistato oltre 500 preferenze, e potrebbe far ombra a qualcuno. Non lo vuole la lista del sindaco, perché non superi la capolista Baggia che nel 2020 non è arrivata a 400 preferenze. E non lo vogliono Sì Treno, quello che sarebbe il suo approdo naturale visto che è stato eletto con Trento Viva. anche lì potrebbe essere il primo degli eletti, e se il seggio è uno, è il suo. Altri vorrebbero conquistarlo, quindi a Panetta hanno detto no.