Meteo
martedì 28 Gennaio, 2025
di Davide Orsato
I caldi giorni della merla, alla fine, sono arrivati. In fondovalle ce ne si accorge poco, grazie all’omotermia, il fenomeno che, in presenza di precipitazioni, «livella» le temperature a tutte le quote. Certo, la pioggia con 7 gradi (a Trento) non è tipica di gennaio, ancora meno quella a quasi 2.300 metri al rifugio Graffer, sul Grostè, nelle Dolomiti di Brenta. Piove anche sul punto più alto del Bondone, a cima Palon, a oltre 2000 metri di quota. Nella mattinata di oggi, 28 gennaio, occorreva raggiungere quota 2.600 metri per vedere temperature negative. Quasi come in estate. Tanta la pioggia cumulata: la stazione meteorologica della rete Meteotrentino che ne ha registrata di più nel corso delle ultime 24 ore è proprio quella delle Viote, sul Bondone: 72 millimetri.
All’alba, diversi interventi dei vigili del fuoco. Interrotta, per un piccolo smottamento, la statale 240 (la Gardesana) tra Nago e Torbole per un piccolo smottamento: è stata riaperta attorno alle 6.30, dopo un’ora di lavoro. Altri interventi per allerta geologica a Malè (dove c’è stata una scarica di sassi in strada) e a Mollaro: in entrambi i casi non sono segnalati danni a persone o a cose.
In mattinata, inoltre, è caduto, a causa del forte vento, un albero in località Fango a Moena, finendo addosso a un traliccio della luce. L’albero ha preso fuoco: sono intervenuti i vigili del fuoco volontari. A Rovereto, cosa rarissima in gennaio, è addirittura caduta della grandine: i meteorologi avevano previsto anche eventuali dinamiche temporalesche.
L’aggiornamento della Provincia
Secondo i dati di Meteotrentino, nelle ultime ore le precipitazioni sono state di 25 – 60 millimetri, con un massimo di 100 millimetri misurato a Zuclo (Comune di Borgo Lares).
Oltre i 2000 – 2300 metri di quota sono caduti 30 – 60 centimetri di neve mentre quantitativi minori si registrano a quote inferiori. Nelle prossime ore e fino a sera il tempo sarà variabile con precipitazioni a carattere di rovescio o temporale specie sui settori meridionali. La quota neve, dopo essersi alzata nella notte fino a oltre 1800 – 2000 metri, a tratti anche oltre 2200 metri, è prevista in calo nella prossime ore, localmente fino a 1300 – 1500 metri durante i rovesci più intensi ed in serata, ma con ulteriori accumuli al più di 10 – 20 centimetri a 1500 metri circa. Il Servizio Gestione strade conferma che sui passi dolomitici è caduta la neve a partire da ieri e attualmente sono in corso le attività di fresatura.
Sulla rete stradale di competenza provinciale non si segnalano problemi particolari ma si raccomanda prudenza alla guida. Un intervento è però in corso sulla statale 47 della Valsugana tra l’uscita della galleria di Martignano e l’imbocco del viadotto dei Crozi in direzione Padova per un incidente ad un mezzo pesante. Sono in corso le operazioni di rimozione del mezzo, di pulizia della carreggiata. Temporaneamente per ragioni di sicurezza è stata chiusa la galleria di Martignano in direzione Padova con deviazione del traffico lungo la ex SS 47 delle Laste. Inoltre, a partire dalla notte fino al primo mattino non sono mancati gli interventi dei Vigili del Fuoco; questi i principali: Nago SS 240 intervento per presenza di materiale sulla strada, inoltre smottamenti a Dardine di Predaia, Moena, Noriglio (Comune di Rovereto) e Montevaccino (Comune di Trento); allagamenti si sono verificati a Chizzola (Comune di Ala), Isera e Mori; intervento per il taglio di una pianta a Centa San Nicolò (Comune di Altopiano della Vigolana).