Vanoi

mercoledì 29 Gennaio, 2025

Diga Vanoi, il PD: «La Giunta faccia valere la contrarietà del Trentino»

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Il capogruppo Alessio Manica: «Porteremo avanti la nostra battaglia finché il progetto non verrà abbandonato»

Si riaccende la polemica sulla Diga del Vanoi, dopo che il Consorzio di Bonifica del Brenta ha annunciato la decisione di andare avanti con il progetto. A seguito delle conclusioni presentate dal responsabile della fase di dibattito, il consiglio d’amministrazione ha ribadito l’intenzione di proseguire con le fasi progettuali successive, secondo l’ipotesi C – ovvero la costruzione di un bacino con un volume d’acqua minore e interamente in territorio trentino.

Inizialmente si prevedeva un bacino di 33 milioni di metri cubi, scesi ora a 20 per venire incontro ai dubbi sollevati dalle province di Belluno e Trento e dai comitati. Tutto per un costo di 167 milioni di euro. Ma non si placa la contrarietà dei sindaci, della popolazione delle aree interessate e dei tecnici.

Una notizia che ha suscitato l’immediata reazione del PD del Veneto, che attraverso una mozione della capogruppo Vanessa Camani, discussa in Consiglio Regionale, ha reiterato la richiesta all’assemblea di esprimere una posizione di contrarietà sul progetto. Per la maggioranza veneta, guidata dalla Lega, la regione si è però già espressa. 

Sul piede di guerra anche il PD del Trentino, che chiede alla Giunta di esprimere con maggior fermezza la contrarietà  verso l’opera.

«Ciò che ancora una volta manca all’interno di qualsiasi dibattito legato alla possibilità o meno di costruire la Diga sul torrente Vanoi è la posizione della Provincia Autonoma di Trento che, a seguito dell’approvazione unanime della mozione del gruppo del Partito democratico del Trentino, ha messo un punto alla vicenda, esprimendo la propria posizione contraria», scrive il capogruppo del Partito Democratico Alessio Manica. «La decisione non spetta al Consorzio, non spetta alla Giunta regionale del Veneto e non spetta nemmeno allo Stato – prosegue Manica -bensì spetta a chi detiene la competenza primaria sulla pianificazione del proprio territorio; ovvero la Provincia Autonoma di Trento».

«Visto ciò che è accaduto in questi giorni, chiediamo ancora una volta alla Giunta di far valere con forza e con tutti gli strumenti a propria disposizione la posizione di netta contrarietà espressa dal Consiglio provinciale, dalle amministrazioni locali ed in particolare dai cittadini del Vanoi e del Primiero», rilancia Manica.

«La Diga sul Vanoi non si deve fare e non si farà; questa è la battaglia che il Partito democratico del Trentino porterà avanti fino a che il progetto non verrà definitivamente accantonato una volta per tutte», ha concluso il capogruppo.