l'operazione
venerdì 31 Gennaio, 2025
di Leonardo Omezzolli
Non è passata inosservata la maxi operazione che ieri mattina dalle prime luci dell’alba fino a poco dopo mezzogiorno ha visto impiegati circa una quarantina di carabinieri con il supporto dell’elicottero intenti a perquisire ogni angolo del campo nomadi ai Lavini alla ricerca di armi e munizioni. Le operazioni hanno consentito di individuare e recuperare un’ingente quantitativo di munizioni e diverse armi che le forze dell’ordine hanno immediatamente sequestrato e sulle quali sono iniziate delle analisi per capirne la provenienza e l’impiego e se queste siano registrate o se, invece, facciano parte del mercato nero. Armi il cui utilizzo non è del tutto chiaro. Spetterà ora alla fase d’indagine cercare di capire se venivano impiegate internamente o se erano destinate al mercato fraudolento, vendute illecitamente. Se le armi hanno destato non poca attenzione, il quantitativo di munizioni particolarmente importante non ha lasciato indifferenti i carabinieri. L’operazione ha avuto inizio nella mattinata di ieri con le prime luci del giorno con una vera e propria irruzione per cogliere di sorpresa i residenti del campo nomadi. al fine di controllare eventuali fughe è stato attivato anche il supporto dell’elicottero che dall’alto ha controllato l’intera area del campo oltre che il perimetro nel quale è inserito ai Lavini. Tutto ha avuto inizio a seguito di una faida interna tra due famiglie di nomadi del campo che negli ultimi mesi si è intensificata con una serie di violenze, non solo fisiche. Uno dei casi più eclatanti è stato un recente scontro che ha messo sottosopra e in parte ha distrutto le casette del campo. Ancor più di recente una delle due famiglie ha minacciato con le armi il fronte opposto. L’episodio ha destato un certo clamore negli ambienti della micro criminalità e la voce ha cominciato a diffondersi. Inevitabile il diffondersi degli screzi e l’intensificarsi delle lacerazioni nei rapporti tra famiglie interne al campo nomadi dei Lavini che sono giunte alle forze dell’ordine. Verificati i dissidi interni al campo e la violenza degli stessi, i carabinieri hanno iniziato a monitorare la situazione fino ad organizzare l’operazione concretizzatasi ieri mattina con le squadre operative sul campo e il supporto dell’elicottero dell’Arma. I militari hanno controllato con scrupolosità ogni elemento interno al campo nomadi e nelle vicinanze scoprendo in più nascondigli un vero e proprio arsenale composto di armi da fuoco e un’importante quantitativo di munizione. Quest’ultimo elemento ha destato maggior sorpesa. Proprio per questo sono in corso le indagini per meglio capire cosa si nasconda dietro questa massiccia presenza di materiale «bellico».