politica
domenica 2 Febbraio, 2025
di Emanuele Paccher
Il giorno del congresso ordinario del Partito Autonomista Trentino Tirolese (PATT) è arrivato. È nella giornata di oggi, infatti, che si rinnovano le cariche sociali del partito. La sede del congresso, convocato nella mattinata di oggi, è l’Auditorium della Cooperativa Sant’Orsola a Cirè di Pergine Valsugana. A eleggere il nuovo segretario sono i delegati effettivi, presenti in 160 (su 211 totali) e scelti nelle scorse settimane nelle varie sezioni trentine del partito.
A contendersi la segreteria politica sono Maria Bosin, consigliera provinciale, e Simone Marchiori, segretario uscente del partito. Nella giornata di oggi, oltre all’elezione del segretario, verranno scelti i vicesegretari (a sostegno di Maria Bosin ci sono le candidature di Mauro Fiamozzi e di Mattia Lusente; a sostegno di Simone Marchiori ci sono Mariuccia Cemin e Leopoldo Fogarotto); nonché il presidente (a contendersi il ruolo sono Roberta Bergamo e Mauro Verones), il vicepresidente (l’unico candidato è Paolo Gabrielli), e il presidente onorario (il candidato è Franco Panizza).
“Quest’anno festeggiamo il 77esimo compleanno del PATT. L’obiettivo di oggi è di uscire più forti, coesi e compatti. Questo potremo farlo se al nostro interno ci sarà un confronto serio, basato sull’ascolto. L’unità degli autonomisti è fondamentale”, il saluto iniziale di Luca Campidelli, presidente del congresso.
A osservare con attenzione la situazione del partito autonomista non sono solo gli iscritti. In occasione del congresso, infatti, sono stati numerosi gli ospiti presenti. Il primo a intervenire è stato Andrea Fontanari, presidente comunità Alta Valsugana e Bersntol. “Mi onora essere qua con voi. È una giornata importante, cruciale, per il PATT, che ha una storia, tradizione e cultura che negli anni ha portato a un risultato d’eccellenza nella condivisione della nostra autonomia. Mi auguro che quella di oggi sia una giornata proficua e solida per intraprendere un percorso importante, parlando di visione e ricordandoci delle nostre radici”, le parole di Fontanari.
A intervenire è stato poi il candidato sindaco di Pergine Marco Morelli. “Poter partecipare a un congresso del partito come il PATT è un grande regalo e onore. Il PATT è un partito importante, una componente essenziale nella storia del Trentino. L’importanza non si misura solo dai numeri, ma anche dalla tradizione, dalle idee che si portano”, ha dichiarato. Il suo intervento è poi sceso nel locale: “A Pergine abbiamo una grande sfida, spero tra tre mesi e non fra otto. Una sfida nella quale porteremo quantomeno un po’ di chiarezza. Noi ci presentiamo con una coalizione definita di centrodestra, civica e autonomista”.
“L’esito elettorale ha messo il partito popolare europeo, del quale voi del PATT e noi della SVP facciamo parte, in una posizione centrale. È il partito di gran lunga più forte nel Parlamento Europeo, che ha 14 commissari su 27. Dunque il partito che dovrà gestire i prossimi cinque anni. Non c’è più scusa da parte nostra, è una grande responsabilità”, ha dichiarato l’europarlamentare Herbert Dorfmann, parlando poi della gestione dei grandi carnivori. “Per la gestione del lupo abbasseremo la tutela. Si arriverà a un risultato per il quale abbiamo lavorato da qualche anno”.
Tra gli ospiti presenti in sala spicca la figura del presidente della giunta provinciale trentina, Maurizio Fugatti. “Ringrazio il presidente Panizza per l’invito. Se pensassi a qualche anno fa non so se avrei mai pensato di poter intervenire qui oggi al congresso del PATT, dopo un accordo che abbiamo fatto, in qualità di presidente della Provincia Autonoma di Trento. Quell’accordo che abbiamo fatto negli anni scorsi tra il sottoscritto e Simone Marchiori oggi lo stiamo portando avanti all’interno di una giunta provinciale di centrodestra autonomista. Sulle basi dell’autonomia, dell’autogoverno e del federalismo riusciremo a costruire le basi del futuro della nostra comunità”.
Spazio poi all’intervento del presidente uscente Franco Panizza. “Siamo oltre a mille iscritti, che costituiscono il patrimonio su cui possiamo sempre contare. Un grazie ai numerosi ospiti oggi presenti, ai volontari e a tutte le persone che si sono spese per il PATT. Con questo congresso lascio la carica di presidente del partito. È tempo di rinnovare, anche se non nascondo di aver ricevuto tante richieste di rimanere nel mio ruolo. Ho dato tutto ciò che potevo, non mi sono mai risparmiato. Ho sempre messo davanti gli interessi del partito, del Trentino e della sua autonomia”, ha dichiarato il presidente uscente. “Il PATT, da partito territoriale e di raccolta qual è, è sempre stato e sempre sarà aperto a tutti coloro che condividono i nostri principi fondanti. Ma noi non siamo una civica qualunque, siamo un partito che ha quasi ottanta anni di storia”. Spazio poi anche a qualche stoccata politica: “Non è accettabile che uno se ne vada dal partito perché non può fare il quarto mandato e gli hanno offerto qualcosa da qualche parte. Il partito non deve diventare un taxi da cui salire e scendere quando fa comodo”.
L’ultimo saluto prima delle votazioni è stato affidato al vicepresidente uscente del partito, Lorenzo Conci: “Per me è stato un onore unico ricoprire la carica di vicepresidente. Il nostro partito è tornato fondamentale. Chi manca oggi, chi si nasconde, chi è afflitto dalla sindrome del brutto anatroccolo, non ha scusanti. Hanno perso solo un’occasione per aiutare nei fatti, e non solo nelle parole, di far crescere questo progetto politico e la casa degli autonomisti”.
Spazio, dunque, alla prima votazione per acclamazione: si è trattato della nomina a presidente onorario di Franco Panizza. Una nomina avvenuta all’unanimità dei presenti, seguita da un lungo applauso di tutte le persone presenti in sala e dalla consegna di una targa di ringraziamento al neo nominato presidente onorario.
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