Il lutto
domenica 2 Febbraio, 2025
di Matteo Arnoldo
Scende una leggera pioggia mentre le comunità di Civezzano e Sant’Orsola si riuniscono nel dolore della perdita del dottor Alessandro Guido. Sembra che anche il cielo voglia piangerlo ma che poi decida di trattenersi osservando la lunga fila che aspetta di entrare in chiesa per darli l’ultimo saluto; come comprendesse come questo lutto collettivo fosse già sufficiente così e fosse necessario concedere una tregua dal maltempo. Si è sparsa rapidamente la notizia quando, nella domenica scorsa, il medico trentasettenne è deceduto e i messaggi di cordoglio hanno iniziato a moltiplicarsi. Era originario di Civezzano e da un paio di anni esercitava a Sant’Orsola dove, assieme alla moglie Gioia, aveva deciso di abitare ed esercitare la professione. Non solo. Nella vita di Alessandro c’era anche il volontariato, la montagna e una grande passione per la musica. Il «medico rockettaro», lo definiscono gli amici abbozzando un sorriso. Non stride, dunque, come le esequie siano state accompagnate ad repertorio musicale piuttosto ritmato, così come avrebbe voluto senz’altro lui, a detta di amici e conoscenti. «Ricordo quanto mio fratello abbia lavorato dietro all’arrangiamento di una canzone che sentì per pura casualità mentre era in un centro commerciale – confida la sorella Elisa – Si trattava di una canzone basca e lui, assieme alla sua band e alla sezione Sat di Civezzano hanno lavorato duro per fare in modo che fosse pronta per il trentennale dell’associazione. La canzone porta con sé il significato dell’attività di andare in montagna». ‘Sempre più su’ è il titolo di questo brano che la band formata da Alessandro ha suonato, chiudendo la funzione. Un rito celebrato da don Angelo Gonzo – assistito da don Pasquale Bazzoli – che nel suo discorso invita i presenti a guardare alla vita con speranza, così come aveva fatto il medico. Si era, infatti, recato a Padova per un’operazione al cuore che gli avrebbe consentito di riprendere diverse attività che aveva in progetto, ma le cui complicanze gli sono state fatali.
«Ciao Alessandro. Fai un buon viaggio. Ti prego, aiuta la mamma, il tuo papà, Elisa, Gioia e tutti noi. Aiutaci ad imparare a saperti sempre presente e dietro l’angolo, nella stanza accanto», il commosso saluto di zia Gigliola, che cita parte di una frase scritta anche sulla t-shirt dell’associazione padovana Un cuore, un mondo – che sostiene le famiglie con bambini cardiopatici – posta sulla bara del giovane. Si sono in gran parte affidati ad una preghiera di Bruno Forti i ringraziamenti ad Alessandro da parte di Cuamm Medici con l’Africa, associazione di cui era socio e volontario.
Visibilmente emozionati gli amici del coro parrocchiale di Civezzano che hanno avuto modo di conoscere bene il medico nei vent’anni di appartenenza al gruppo e ai quali aveva confidato il desiderio di tornare. «A Natale è tornato, facendo le prove con il coro. L’ultimo ricordo che porto di lui è il suo sorriso dopo la messa della Vigilia», raccontano.
Chi altro l’ha visto crescere è stato il gruppo Sat di Civezzano: il padre Cipriano è stato presidente di sezione e gli amici ricordano ancora un giovane Alessandro prendere parte alle escursioni con vivacità. Un cuore, il suo, che fin dalla giovane età gli aveva causato problemi ma che oggi duole a tutti coloro che lo hanno conosciuto. Il dottor Guido lascia la moglie Gioia, i genitori Cipriano e Graziella e la sorella Elisa.
il lutto
di Redazione
Notissimo imprenditore edile, aveva 79 anni. Per 19 fu presidente della Fersina e riuscì a portare la squadra in serie D. Il Pergine Calcio: «Un esempio di dedizione e amore per lo sport e per la comunità»