Politica
domenica 2 Febbraio, 2025
di Emanuele Paccher
Il risultato era quasi scontato: nel congresso di oggi a Cirè di Pergine è stato riconfermato alla guida del Patt il segretario uscente, l’assessore Simone Marchori, (con il 65% delle preferenze). Aveva presentato alla platea la tesi dal titolo: “Punto di Riferimento: il ruolo del PATT fra tradizione, apertura e innovazione”.
Ed è stata una vittoria netta – a guardare i numeri – contro la sfidante alla segreteria sia l’ex sindaca di Predazzo Maria Bosin, consigliera provinciale del Patt che nel Patt è entrata soltanto due anni fa.
Sul totale di 190 voti (199 gli aventi diritto), 122 sono andati a favore di Marchiori, 67 invece le preferenze espresse per Bosin. Da conteggiare anche una scheda bianca. L’assessore si è quindi imposto con il 65% dei voti, mentre l’ex sindaca si è fermata alla soglia del 35%, che se la percentuale è di tutto rispetto all’interno della platea dei delegati.
Per il ruolo di vicesegretario, vincono Mariuccia Cemin e Leopoldo Fogarotto, 120 voti, collegati alla lista Marchiori. Sconfitti Mattia Lusente e Mauro Fiamozzi, 69 voti, collegati alla lista Bosin.
La presidenza è stata conquistata da Mauro Verones, che supera Roberta Bergamo di poco: il primo si è imposto con il 51,5% dei voti contro i 48,5% di Bergamo. Due le schede bianche.
Per la vicepresidenza unico candidato era Paolo Gabrielli: 182 i voti per lui su 188 totali.
Per la presidenza onoraria, la commissione elettorale aveva proposto l’ex senatore Franco Panizza che è stato eletto all’unanimità.
il discorso
di Emanuele Paccher
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