I dati

giovedì 6 Febbraio, 2025

Accoglienza e bassa soglia, più di 1000 posti su Trento. Pedrotti: «Torniamo al modello diffuso»

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Il capoluogo dà risposta a più del 90% dei bisogni, l'assessore: «Il tema si lega anche all'emergenza casa»

Sono i numeri a raccontare la pressione denunciata dall’assessore Pedrotti, che la città e il Comune di Trento, da tempo si trovano a sostenere. Numeri che esemplificano come il Trentino sia passato dal modello, vincente, dell’accoglienza diffusa a quello, alla prova dei fatti peggiorativo, di quella che il sindaco Ianeselli ha definito «accoglienza dimezzata ed ammassata» su Trento.
I dati
I numeri vanno analizzati dividendoli in due contenitori diversi, che rispondono a bisogni differenti: bassa soglia e accoglienza. Al primo servizio dovrebbero rivolgersi i senza fissa dimora, al secondo i richiedenti asilo. Condizionale d’obbligo però perché da quando i posti in accoglienza sono stati dimezzati, passando dai circa 1.400 del modello accoglienza diffusa ai 740 attuali, sono sempre di più i richiedenti asilo che, trovandosi esclusi dai percorsi ministeriali, si rivolgono ai servizi dedicati ai senzatetto. Proprio per questo motivo il Comune di Trento ha attivato 59 posti a loro dedicati nelle strutture delle ex Bellesini e del Convento dei Cappuccini, un rifugio, un dormitorio nei mesi dell’inverno in attesa che queste persone possano trovare spazio nel sistema a loro destinato. A questi numeri vanno aggiunti poi i 250 posti letto nei dormitori per senza fissa dimora che si trovano sulla città di Trento, che diventano 290 quando vengono attivati quelli extra per l’emergenza freddo. Per quel che riguarda invece l’accoglienza, dei 740 posti totali in Trentino 690 si trovano su Trento. Il dato finale è che il capoluogo si fa carico quindi di più del 90% del sistema. Spazi che comunque non riescono a soddisfare il bisogno. « E Ci sono almeno 100 persone, richiedenti asilo, in lista di attesa che non riescono a entrare – osserva Pedrotti – È evidente che l’attuale sistema è sottodimensionato rispetto al bisogno che osserviamo».
«Si torni al sistema diffuso»
La vicenda della famiglia pakistana ha portato una novità importante. «Forse siamo riusciti a riattivare il modello dell’accoglienza diffusa – osserva tra il serio e l’ironico Tommaso Baldo, dello Sportello Casa per tutti – Il fatto che a loro sia stato trovato posto a Cles rimane un fatto importante». Gli fa eco l’assessore Pedrotti. «Ci dice che i posti ci sono, sarebbe piacevole se il percorso diventasse anche questo». Pedrotti chiede uno scatto in avanti, un progetto ambizioso per l’accoglienza in Trentino. «Non chiediamo alla Provincia di parcheggiare i migranti in una città o in un’altra, ma proprio di tornare a un modello vincente, coinvolgendo anche i privati. Collocando le persone che arrivano nei luoghi in cui poi possano costruire un percorso di vita, ma anche lavorativo, trasformando l’accoglienza in un sistema in cui vincono tutti».
«La casa è un problema»
Anche per questo va diffuso il sistema. Perché il tema dell’accoglienza rimane profondamente legato a quello della casa. «In questo momento ci sono due imbuti nel percorso – spiega Pedrotti – Quello in entrata, perché non ci sono abbastanza posti, ma anche quello in uscita, perché chi sarebbe pronto a vivere autonomamente non trova casa». «Solo a gennaio abbiamo assistito 6 famiglie sotto sfratto per fine locazione di urgenza in Itea – gli fa eco Tommaso Baldo – Serve un tavolo provinciale sugli sfratti per tracciare il fenomeno. Attendiamo poi il bando sull’autorecupero e rimane problematica la dinamica degli affitti turistici brevi che incidono sia sulla locazione sia sulla compravendita».
Nuovo gestore alla Fersina
Infine la Residenza Fersina, il più grande centro a livello numeri per migranti a Trento, potrebbe presto avere un nuovo gestore. A fine marzo scade il contratto di Kaleidoscopio, per il nuovo bando è arrivata una sola offerta, dalla cooperativa Il Sorriso di Caltanissetta. Cooperativa chiamata a gestire la residenza quindi fino a fine anno, visto che poi sarà dismessa.