Piste

venerdì 7 Febbraio, 2025

Provocano una valanga a Solda, nei guai due giovani trentini

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I due ventenni hanno causato un distacco dal fronte di circa quattrocento metri

Provocano il distacco di una valanga a Solda di Stelvio, sciando fuoripista, e una volta identificati per loro è scattata la denuncia. A finire nei guai sono due ragazzi poco più che ventenni, originari del Trentino, che il 29 gennaio scorso avevano anche ripreso la loro sciata nel comprensorio di Solda dell’Ortles per pubblicarla su vari profili social: a segnalarli alla Procura altoatesina, per il reato appunto di provocata valanga, sono stati i carabinieri di Prato allo Stelvio che hanno appurato la condotta «gravemente negligente» dei due, tutto per spettacolarizzare in Rete la loro impresa. Quella cioè di sciare fuoripista su un pendio di neve fresca accumulatasi dalle abbondanti nevicate dei giorni precedenti. E questo nonostante il forte pericolo valanghe – era segnalato un grado 4 su 5 – e la vicinanza alla seggiovia, con il rischio che la slavina provocasse feriti o addirittura vittime. Quando i trentini si sono accorti che l’intero pendio si stava mettendo in movimento sono scesi a tutta velocità e si sono messi in salvo, per poi far perdere le loro tracce. Per fortuna nessuno è stato travolto e non ci sono stati danni all’impianto di risalita, ma il fatto poteva finire in tragedia. La ragione del gesto, per i carabinieri, è probabilmente da ricollegarsi al desiderio dei due ragazzi di immortalare la propria impresa con apposite videocamere che avevano al seguito. Una discesa folle, poi pubblicata sui social riconducibili ai due, dove al brivido dell’evento si unisce il desiderio, ad ogni costo, di ricercare followers e visualizzazioni.
Di certo la valanga che ne è seguita, con un fronte di circa quattrocento metri, ha attraversato una pista subito a valle del pendio, andandosi ad arrestare contro la vicina stazione della seggiovia «Des Alpes», in quel momento frequentata da molti sciatori. Dai primi elementi raccolti dai testimoni sono partiti i più complessi accertamenti condotti dai militari della stazione carabinieri di Prato allo Stelvio, che hanno permesso di risalire all’identità di uno dei due sciatori e, successivamente, hanno indotto anche il secondo, ormai braccato, a costituirsi. Ad entrambi i ragazzi, poco più che ventenni ed originari del Trentino, quasi inconsci del potenziale disastro che avrebbero potuto creare, la bravata è costata una denuncia a piede libero per il reato di provocata valanga.