Il fronte delle minoranze
mercoledì 12 Febbraio, 2025
di Tommaso Di Giannantonio
La prima reazione delle minoranze è affidata a Lucia Maestri. È la consigliera del Partito Democratico a prendere la parola nell’unico intervento previsto in Aula. «Sono in vista elezioni provinciali entro breve? — chiede ironicamente al presidente del Consiglio provinciale, Claudio Soini — Solo così sarebbe giustificata l’urgenza per una legge elettorale. Ma — aggiunge la dem — visto che la scadenza della legislatura è prevista, o nel 2027 come qualcuno vorrebbe, o nel 2028, non manca certo il tempo per discutere la revisione della legge elettorale». Le minoranze sono pronte a fare battaglia sia contro la procedura d’urgenza sia, soprattutto, contro il terzo mandato del presidente della Provincia. «Faremo qualsiasi cosa per impedirlo», dice Alessio Manica, capogruppo del Pd. Il consigliere Filippo Degasperi (Onda), invece, apre a una revisione della legge elettorale, ma con riserva.
Manica: «Una forzatura»
Manica è netto: «Questa è una norma salva-Fugatti — attacca — Non è una norma che affronta il tema della legge elettorale. Per questo motivo è doppiamente inaccettabile quello che sta succedendo». La richiesta di attivare l’iter rapido per il disegno di legge della Lega ha spiazzato anche le opposizioni. «La legge elettorale dovrebbe avere un iter normale — prosegue il consigliere del Pd — La procedura d’urgenza è stata chiesta su una questione che si presenterà fra tre anni: è un’urgenza che non esiste».
Il Pd mette già in guardia da possibili storture. «Oltre che contrari al terzo mandato, faremo tutto il possibile per impedire questa forzatura delle regole del gioco. Faremo tutto quello che potremo. E su questo — considera Manica — vogliamo vedere quale sarà il ruolo del presidente del Consiglio, che deve garantire soprattutto il lavoro d’Aula, e non le ambizioni della maggioranza. Voglio vedere come gestirà la partita, a partire dall’urgenza». Il dem sottolinea la convergenza con Campobase, Casa Autonomia e Alleanza verdi e sinistra. «L’Alleanza democratica autonomista è compatta sul no al terzo mandato».
Degasperi: «Imbarazzante»
La procedura d’urgenza trova la contrarietà di tutte le forze di minoranza. «È imbarazzante questa richiesta — commenta Degasperi — Fugatti è talmente interessato al Consiglio che non viene mai: non c’è neanche oggi. L’urgenza non esiste».
Il consigliere di Onda, però, lascia un canale aperto sul terzo mandato. «Se si volesse discutere di legge elettorale sono disponibile, ma il punto fondamentale non è il terzo mandato: la questione centrale è la riduzione del potere del presidente della Provincia, quindi l’eliminazione o comunque la riconsiderazione del premio di maggioranza — spiega Degasperi — Oggi ci sono tre consiglieri in più in maggioranza rispetto a quelli che dovrebbero esserci, e questo rende la posizione del presidente inattaccabile. Il limite dei due mandati è stato introdotto quando è arrivata l’elezione diretta con premio di maggioranza, come contemperamento allo strapotere del presidente. Se la maggioranza è disponibile a ridiscutere gli equilibri, diventa meno importante la questione dei mandati».