Le pagelle
venerdì 14 Febbraio, 2025
«La Stangata»: le pagelle di Sanremo di Gabriele Stanga. Ranieri (5) e l’inverno demografico, Thiele (6) in cerca di logopedista, Brunori svetta
di Gabriele Stanga
Chi delude e chi sorprende, l'analisi della terza puntata

Coma Cose, Voto 5, Fumetti brutti
Più la ascolti più è una delusione. Pare la sigla di Dottor Slump e Arale. “Corrono il rischio di sbagliare tutto”, ecco appunto. Preparatevi a sentirla ovunque fino all’esaurimento.
Gabbani, Voto 5,5, Ramazzotti ubriaco
Canzone sanremese un po’ alla Eros all’inizio ma poi ti spiazza con il coro da vinaccio in osteria. Me lo immagino a cantarla con Grignani fuori dalla Scaletta nelle migliori serate trentine, dopo un paio di champagnoni.
Modà, Voto 6, L’ora dello sbusto
Un po’ figli dei Pooh, un po’ Dario Moccia, tanto che sul web sono già nati i primi meme. Viene paura che gli scoppi la vena a un certo punto. Il quadro di Kandinskij di cui parla il testo, probabilmente è l’outfit di Checco. Ma poi il viola agli spettacoli no, dai. Le basi.
Joan Thiele, Voto, 6, Logopedista
Quota esperanto della serata, ogni quattro parole che canta se ne capisce una. Strumentale interessante, si discosta un po’ dagli altri pezzi. Stasera più godibile della prima serata.
Brunori Sas, Voto, 8, Il migliore
Sembra un po’ un partito preso quello di dire che si è sanremizzato anche lui. Canzone nel pieno del suo stile. Dalla melodia al testo. Forse non è la sua migliore ma rispetta tranquillamente la sua essenza
Massimo Ranieri, Voto 5, Inverno demografico
Massimo dai, ti si vuol bene ma bisogna anche capire quando dire basta.
Clara, Voto, 5, Sciapa
“Tu prendi me come una fan per strada, in abito da gara”, sì l’impressione è un po’ quella di una che canta per hobby e non si capisce bene cosa faccia lì. Mai un guizzo, carino l’uso della voce di testa (i falsetti ndr) all’inizio ma non rimane nient’altro.
Tony Effe 2, Pantomima
“Io non soffro per te, non so fare l’attore”, ma nemmeno il cantante, anzi direi soprattutto. Da Mare fuori al Peccato e la Vergogna. Daccela tu na mano Tony e tornatene a casa.
Olly, 4, Mappazzone
Balorda la nostalgia ma anche la canzone. Sembra che abbia aperto il dizionario a caso, preso un po’ di verbi e li abbia messi dentro un pentolone. Melodia sbraitagta anche quella un po’ a caso. Una roba senza nè capo nè coda.
Irama, Voto 5, Power Ranger
Da One piece a Blanco. Canzone di per sè godibile, arrangiamento sbagliato e autotune fuori contesto. Toglie il microfono per far cantare il pubblico e non canta nessuno.
Shablo, Gue, Tormento, 5,5, Bella cover
“I’m gonna pop some tags, only got twenty dollars in my pocket. I’m, I’m, I’m huntin’, lookin’ for a come up.This is fucking awesome “. Il pezzo è anche bello ma l’avevamo già sentita da qualche parte. Linea melodica quasi uguale a Thrift Shop di Macklemore e Ryan Lewis. Si portano avanti per la serata cover. Peccato perchè Joshua canta bene e ci avevano riportato un pochino all’old school anni 90, con questa vena molto soul.
Gaia, Voto 5,5, Riattacca tu
Voto 2 a chi l’ha vestita. Per il resto il giudizio non cambia rispetto alla prima esibizione.
Sarah Toscano, 5 Acerba
“Non mi rimane niente” e neanche a noi da casa. Il problema grande è che è la copia di altri mille pezzi e voci tutte uguali. Un po’ di estensione c’è, unica nota di merito.
Noemi, Voto 6, Lagna
Raggiunge la sufficienza per la voce, anche se a volte esagera con graffiato. Qualcuno le trovi degli autori migliori.
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