I voti

domenica 16 Febbraio, 2025

Ellis fenomeno, Forray da leggenda, Galbiati perfetto: tutte le pagelle dell’Aquila Basket che ha vinto la Coppa Italia

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I voti che raccontano le prestazioni di una squadra perfetta nel suo percorso nella competizione

Ellis 10 Il voto alla sua Final Eight: non saranno i numeri delle gare contro Reggio e Trieste, ma a 21 anni i suoi 14 punti in finale contro Milano li mette e si porta a casa il premio di mvp della competizione. Un fenomeno.

Ford 10 Non era stata la «sua» Coppa Italia, fino a poche ore fa. Perché la finale del play americano è un capolavoro: segna da tre, dalla lunetta, in penetrazione, in ogni modo. 23 punti e uno show ininterrotto dal primo all’ultimo possesso per la nomina a mvp della finale.

Forray 10 Il voto alla carriera. Perché quindici anni in una sola squadra sono qualcosa di unico e irripetibile, e pochi giocatori in questo sport possono dire di essersi meritati una Coppa più del Capitano.

Cale 10 Domina lo scontro individuale con l’ex di turno Shavon Shields, e questo la dice lunga. Lui la Coppa l’aveva già vinta in Belgio, e sapeva cosa fare per regalare questa gioia anche all’Aquila: è lui a prendersi la soddisfazione della giocata che fa partire i festeggiamenti sugli spalti.

Pecchia 9 La sua solidità difensiva e a rimbalzo è fondamentale per contenere la maggiore fisicità di Milano. L’equilibratore perfetto per questa squadra che ama giocare a punteggi alti, ma che questa partita la vince con la difesa.

Niang 10 Anche per lui è un voto alle Final Eight. Perché per tre volte, le giocate pesanti che regalano a Trento questo storico trofeo le firma tutte lui, il più giovane della squadra con i suoi 20 anni. Un gioiello anche per la Nazionale.

Lamb 10 Una partita a fiammate, un po’ come tutta la sua Coppa Italia. Ma quando si accende, è sempre lui a regalare le giocate più spettacolari di tutti in campo: gli avversari lo sanno anche, ma non riescono comunque a fermarlo quando inizia a macinare punti. E quel recupero in semifinale su Brown, è forse la giocata più pesante di tutta la Coppa.

Zukauskas 9 Quando la palla scotta, la sua esperienza e il suo sangue freddo ci sono sempre. Con Ford guida il parziale che indirizza la partita, senza mai far mancare il suo contributo difensivo sui lunghi avversari. E tutto questo, bene ricordarlo, con costanti problemi fisici alla schiena.

Mawugbe 9,5 La Coppa Italia era iniziata per lui con una prova disastrosa ai quarti, e si è conclusa con il dominio incontrastato sotto i tabelloni sia contro Trieste che contro Milano. Il giocatore che per definizione guarda alla sostanza più che ai numeri, che riesce a dare una solidità difensiva clamorosa senza necessariamente macinare doppie-doppie.

Galbiati 10 L’artefice “dietro le quinte” di questo capolavoro. Il coach bianconero mette per la seconda volta in carriera la Coppa Italia nella sua bacheca da underdog, e regala a Trento il suo primo, storico, trofeo. Basta dire questo.