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giovedì 20 Febbraio, 2025

Furti in casa, aumento del 15 %. L’analisi del Censis: Trentino sicuro ma gli episodi crescono

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Nel 2023 ci sono state 2.045 case svaligiate in Regione

Tanta paura e tanti falsi allarmi. Ma anche qualche colpo messo a segno che pesa nella percezione comune, eccome. Quando la propria casa viene violata dai ladri è difficile dimenticare e vivere tranquillamente come prima. Ma qual è la situazione — oggettiva — in Trentino? Il T aveva affrontato il tema nei giorni scorsi: spiegando come, a creare il panico, siano spesso gruppi organizzati che effettuano una serie di furti in rapida successione in un territorio ben delimitato.

Ma mai come quando si parla di questo argomento è difficile distinguere al realtà dalle impressioni. Vengono in aiuto i dati. Gli ultimi, pubblicati ieri arrivano dal terzo rapporto Verisure-Censis. Il secondo è l’istituto di ricerca economico – sociale fondato a Roma nel 1964, mentre la prima un’azienda attiva nel campo della sicurezza domestica, che ha sponsorizzato l’iniziativa.

Il dato, regionale (comprende anche, dunque, la provincia di Bolzano), parla di 2.045 furti registrati nel corso dell’ultimo anno per cui sono disponibili i dati, nel 2023. Non sono tantissimi ma nemmeno pochi, una media di 5,6 al giorno. Ma il confronto con il resto d’Italia ne esce vincente: in Trentino Alto Adige, infatti, l’incidenza dei furti è di 18,9 casi ogni diecimila abitanti, inferiore di 6,1 punti rispetto alla media nazionale. Ma c’è un dato che preoccupa: è l’aumento rispetto all’anno precedente, il 2022, stimato in un più 15,9 per cento. Si tratta di una crescita molto più elevata rispetto ad altre regioni (Veneto: più 11%; Lombardia più 13%; media italiana più 10%). Nel complesso, il Trentino Alto Adige è una regione che risulta sicura, la terza a livello italiano (dopo Marche e Sardegna): il rapporto calcola un indice di sicurezza domestica che per Trento e Bolzano è di 109,8 (laddove cento è la media nazionale)

Nel 2023 nella regione l’Indice di Sicurezza Domestica conferma l’eccellenza del territorio con 109,8/100, terzo posto in Italia. In base allo stesso calcolo, le due regioni meno sicure risultano essere Lazio e Campania.
Insomma: luci e ombre. E se anche altre ricerche indipendenti (per citarne una, quella del Sole 24 Ore) citano il Trentino come territorio relativamente sicuro, il trend votato al rialzo rappresenta un campanello d’allarme. La questione preoccupa un po’ tutti gli italiani. Sempre secondo la ricerca del Censis, il furto in caso è il reato che preoccupa di più, in assoluto, gli italiani, tanto che il 50,1% prevede di investire di più in sistemi di protezione nei prossimi anni.

In Trentino gli ultimi episodi «seriali» di furti sono avvenuti in val Rendena e nella bassa Valsugana. Episodi criminali che hanno preoccupato non poco la popolazione che, da qualche settimana a questa parte vive in uno stato d’allerta, segnalando continuamente movimenti sospetti. Un atteggiamento sicuramente prudente ma che porta a qualche equivoco: proprio in val Rendena sono arrivate un centinaio di telefonate ai carabinieri per un furgone che si aggirava in paese: era un fioraio ambulante, altro che ladro.